Diverse centinaia di persone hanno sfilato a Siracusa, ieri, in corteo al grido, “libertà, libertà” per dire no al Green pass disposto dal governo. Raduno al Pantheon e marcia fino a largo XXV Luglio, dove organizzatori e diversi cittadini hanno espresso il loro dissenso. Le forze dell’ordine hanno controllato la manifestazione, intitolata “Trieste chiama, Siracusa risponde” è stata organizzata dall’Opi, orgoglio partite Iva.

Tra i partecipanti, oltre ai contrari al Green pass, anche persone che avversano la campagna di vaccinazione. All’iniziativa hanno preso la parola anche medici e biologi che hanno sostenuto le ragioni della libertà di scelta.

In 500, secondo una prima stima, hanno deciso di marciare, “armati” di megafoni e fischietti e di una determinazione incrollabile contro la decisione del Governo nazionale di imporre il certificato verde per arginare la diffusione del Covid19.

“Viviamo in uno Stato libero – ha detto una manifestante – per cui ognuno di noi deve scegliere, in modo autonomo, se vaccinarsi o meno, non possiamo permettere l’imposizione di un farmaco. Ne va della nostra democrazia”.

Il corteo è stato scandito al grido, “libertà, libertà” ma durante la marcia, sotto stretta osservazione della polizia, dei carabinieri e dei militari della guardia di finanza, non si sono verificati scontri.

La Sicilia, intanto, si conferma tra le regioni più “No vax” d’Italia. Nell’ultima settimana monitorata, secondo i dati della Fondazione Gimbe, la prestigiosa organizzazione di ricerca scientifica, i siciliani che sono coperti dal vaccino anticovid sono il 67,8% mentre la settimana precedente ci si era fermati al 66,7.

Oggi la protesta contro il Green pass a Siracusa, in 400 al corteo -  Siracusa News

“Sicuramente, una delle richieste del coordinamento no-green pass di Trieste è quella di abolire il green pass e, ovviamente, è una richiesta sulla quale il governo non credo abbia spazio per prenderla in considerazione, così come togliere l’obbligo vaccinale, laddove il governo lo ha previsto per alcune categorie”. Così a Rainews24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

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