Hanno deciso di manifestare davanti all’ingresso dell’ospedale Umberto I di Siracusa gli infermieri e gli operatori sanitari del Pronto soccorso della struttura del capoluogo. Un grido di allarme, lanciato all’Asp di Siracusa ed all’assessorato regionale alla Sanità, in merito ad una situazione difficile al Pronto soccorso per via dei tempi di attesa lunghi dell’utenza e l’inevitabile affollamento delle sale.

Il pericolo di diffusione del Covid19 è molto elevato, per cui occorrono degli accorgimenti, tra cui l’incremento dell’organico. “Siamo soli e delusi” hanno scritto su uno degli striscioni i manifestanti.

“ Abbiamo partecipato alla protesta degli operatori della sanità, promossa dagli infermieri del Pronto Soccorso di Siracusa, perché la loro iniziativa parla alle necessità della categoria e contestualmente ai diritti dei cittadini” – a dichiararlo è Pippo Zappulla, segretario regionale di ArticoloUno.

Zappulla prosegue dicendo: “Si denunciano carenze di organico insostenibili, manca il 50% di medici e si corre il rischio concreto che l’Ospedale gestito come Covid- Center   scarichi anche sui cittadini, portatori di altre patologie, ulteriori gravi e pesantissimi disservizi”.

Pronto soccorso affollato e rischio Covid19, protestano gli infermieri,  "siamo soli" (VIDEO) | BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia

Anche il PD di Siracusa è al fianco degli infermieri che protestano per la situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, chiedendo maggiore sicurezza e tutele. Lo fa attraverso il suo segretario provinciale Salvo Adorno.

“Scenario allarmante e preoccupante quello della sanità siracusana – sostiene Adorno – che ha il suo vertice più basso nello stato dell’Umberto I e del suo Pronto Soccorso. Durante la pandemia e il primo lockdown sono emersi prepotenti tutti i limiti della struttura e di un management inadeguato, ma col passare del tempo, questi deficit non sono stati sanati”.

” La cronica mancanza di personale sommata a scelte strategiche insensate e alla chiusura o all’accorpamento di interi reparti – conclude il segretario provinciale del PD – rendono complicato, esasperante e non sicura la fruizione dell’ospedale da parte dell’utenza e al contempo complicano inevitabilmente il lavoro di medici e infermieri”.

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