La terza sezione del Tar di Catania ha rigettato il ricorso proposto da Legambiente Sicilia contro l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza di Siracusa per il restauro e il consolidamento dei fabbricati di Punta della Mola alla società “Elemata Maddalena”, perché ritenuto tardivo.

“Riteniamo questa sentenza profondamente ingiusta e sbagliata – scrive in una nota Legambiente – perché lesiva del diritto di difendere gli interessi ambientali pienamente e con serietà di cognizione”.

“Non ci arrendiamo, proporremo appello contro questa sentenza ingiusta e come è già accaduto per il ricorso di primo grado, per affrontare le spese del giudizio ricorreremo, al sostegno economico dei cittadini e delle associazioni che hanno a cuore questo meraviglioso luogo – concludono gli ambientalisti – . Siamo sicuri che risponderanno in tanti, perché la tutela della ‘Pillirina’, che avverrà solo con la definitiva istituzione della riserva naturale che si attende da anni, è l’unica prospettiva di fruizione sostenibile e economicamente duratura di questo luogo di impareggiabile bellezza”.

Anche l’associazione Natura Sicula esprime il proprio disappunto per la sentenza del Tar di Catania. “Dietro il ricorso al Tar di Legambiente c’erano migliaia di cittadini e decine di associazioni, tra cui Natura Sicula, che continueranno a dare il loro sostegno – afferma il presidente dell’associazione, Fabio Morreale – . La sentenza del Tar di Catania, che rigetta il ricorso sul restauro dei caseggiati bellici di Punta della Mola, è a nostro avviso ingiusta, errata e non entra nel merito delle censure di illegittimità mosse da Legambiente”.

“L’area del contendere, ubicata nel perimetro della istituenda Riserva Naturale Orientata ‘Capo Murro di Porco/Penisola della Maddalena’, è sottoposta al massimo livello di tutela dal Piano paesaggistico, il che vieta il cambio di destinazione d’uso dei fabbricati esistenti e la realizzazione di nuove costruzioni – aggiunge il presidente di Natura Sicula – . I fabbricati della batteria militare ‘Emanuele Russo’ quindi non possono diventare alloggi civili, come vorrebbe la Elemata, perché non lo sono mai stati”.

Punta della Mola - Ortigia Island Web App

“Priva di coerenza inoltre risulta la decisione della Soprintendenza di Siracusa, che nel 2019, applicando i vincoli del Piano Paesaggistico Provinciale, respinge il progetto, e nel 2021, ad organigramma completamente rimodulato, rilascia l’autorizzazione paesaggistica – prosegue l’ambientalista – . L’ente che ha redatto e voluto il PPP, prima lo applica e poi lo tradisce! Malgrado i vincoli, la terza sezione del Tar di Catania ha ritenuto tardivo il ricorso di Legambiente, sostenendo che i 60 giorni di tempo per presentarlo dovevano essere conteggiati dal giorno in cui la stampa ha dato notizia del parere della Soprintendenza (14/04/2021), e non dal giorno in cui Legambiente ha ottenuto gli atti (27/05/2021)”.

“In pratica – conclude -, seguendo questo ragionamento, l’associazione ambientalista avrebbe dovuto presentare il ricorso senza aspettare di ricevere i documenti, senza conoscere il contenuto del provvedimento o verificare la fondatezza delle notizie, basandosi solo sulla lettura degli articoli di stampa. Ci sono tutti gli estremi per un appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa, rilevando la conoscenza degli atti solo in data 27.05.2021, degli elementi essenziali e concretamente lesivi dell’autorizzazione paesaggistica. I colleghi di Legambiente contino sul sostegno di Natura Sicula”.

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