Sale la protesta dei lavoratori della Tekra di Siracusa, impegnati negli ultimi giorni per ripulire la città di da cumuli di rifiuti accumulati nelle ultime settimane. Lo stato di agitazione è stato proclamato dalle segreterie provinciali di FP CGIL, FIT CISL, UILT, UGL e FILAS a causa del mancato pagamento dello stipendio del mese di giugno.

I lavoratori, che negli ultimi giorni si sono adoperati senza sosta per ripulire la città dai rifiuti accumulati, lamentano i continui ritardi nella emissione stipendi, il mancato rispetto dell’impegno assunto dall’azienda per gli avanzamenti di livelli secondo il contratto nazionale attualmente in vigore e il clima di incertezza che si sta vivendo all’interno del cantiere di Siracusa che porta a continui disagi tra il personale operante.

Lo stato di agitazione dei lavoratori Tekra, annunciato dalle sigle sindacali di categoria, sorprende e non poco, però, la stessa azienda che cura il servizio di igiene urbana a Siracusa. Nella nota dei sindacati, si lamentavano ritardi relativi al pagamento dello stipendio. “Le spettanze economiche dovute ai lavoratori del Cantiere di Siracusa sono state pagate stamattina (ieri ndr), avendo avuto l’accortezza di informare del possibile ritardo di alcuni giorni i locali referenti sindacali. Ciò comunque non è bastato, anzi, il ritardo è stato utilizzato da qualche sindacalista in cerca di facile notorietà, con l’obiettivo di mettere fango nel ventilatore, con la speranza di sporcare la nostra immagine aziendale”, fanno sapere dall’ufficio stampa della società campana.

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