Stamane alle ore 10 , nel Salone della Camera di Commercio di Siracusa, la Consulta delle Associazioni di Categoria della Provincia incontrerà i deputati nazionali e regionali siracusani. 

Il tema è quello della Riforma delle Camere di Commercio ,che rischia, in assenza di alcune importanti modifiche da apportare in sede di conversione,di penalizzare fortemente il territorio. Di seguito, una sintesi delle ragioni e delle richieste. Alla deputazione sarà consegnato un documento.

Nell’iter, non ancora completato, di Riforma della Camere di Commercio, quella di Catania, Siracusa e Ragusa, che ha già provveduto all’accorpamento, rischia di rimanere fortemente penalizzata rispetto a quelle che non hanno ancora ultimato questo passaggio. 

La Consulta provinciale delle Associazioni di Categoria della Camera di Commercio del Sud Est hanno convocato per stamattina, 14 Settembre, alle ore 10 nel salone della Camera di Commercio di Siracusa, la deputazione regionale e nazionale siracusana. 

Ai parlamentari che rappresentano il territorio a Roma ed a Palermo, la Consulta sottoporrà un documento, affinchè facciano pressing, per apportare delle modifiche al  decreto-legge n. 104 del 2020 (decreto Agosto), attualmente in trattazione presso la V Commissione bilancio del Senato. 

Al centro dell’attenzione e delle preoccupazioni della Consulta delle Associazioni di Categoria, , in particolar modo, l’esclusione delle Camere di Commercio già accorpate dalle misure volte a potenziarne il ruolo e a garantirne la rappresentatività territoriale. 

La Camera di Commercio di Catania Ragusa e Siracusa sarebbe esclusa, cosi’, da quanto prevede l’articolo 61, che  recita che  « Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura sono quelle individuate dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 16 febbraio 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 9 marzo 2018. Per le camere di commercio di cui all’allegato B) del suddetto decreto sono sedi delle camere di commercio le sedi legali e tutte le altre sedi delle camere di commercio accorpate>>.

Allo stesso modo , non riguarderebbe le Camere di Commercio già accorpate la previsione secondo ciu “le Giunte delle camere di commercio, costituite a seguito di processi di accorpamento conclusi dopo la data di entrata in vigore della presente disposizione, nominano tra i propri membri uno o più vice presidenti al fine di garantire la rappresentanza equilibrata delle circoscrizioni territoriali, coinvolte nei medesimi processi di accorpamento.” Necessario, invece, poter nominare vice presidenti che rappresentino i singoli territori rappresentati all’interno delle Camere di Commercio accorpate.

Questi ed altri aspetti, fra cui quelli legati alla riduzione del numero dei consiglieri, secondo le associazioni che compongono la Consulta vanno adeguatamente corretti in fase di conversione del decreto . 

Ai deputati nazionali e regionali sarà consegnato un documento.

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