“Sulle politiche scolastiche il territorio di Cassibile vive una situazione quasi al limite del paradosso“. A dirlo è Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”, a seguito di un’analisi che ha messo in luce una serie di criticità. In premessa bisogna dire che l’Istituto comprensivo “Falcone Borsellino” serve, nel suo complesso, la comunità di Cassibile e Fontane Bianche, attraverso numerosi plessi scolastici che rispondono a più ordini e gradi di istruzione, escluso il “nido”. Quest’ultimo – che racchiude la fascia 0-3 anni – non si trova in questa porzione del territorio (questione già di per sé complicata). A causa di ciò, vengono annualmente “comprati” dei posti presso un nido privato in via dei Ciclamini, “Il Giardino d’Infanzia” de “La Garderie”, “presso il quale – spiega Mangiafico – risultano dalla graduatoria pubblicata sul sito del Comune di Siracusa, nella pagina relativa agli asili nido privati accreditati, 56 domande contro 42 posti “acquistati” dal Comune di Siracusa, per cui il primo interrogativo che ci poniamo, adombrando l’idea di una mala gestio delle politiche scolastiche cittadini, è il perché siano stati acquistati solo 42 posti e non 56, lasciando 14 bimbi fuori dalla possibilità di usufruire il nido in convenzione con il proprio Comune di appartenenza”. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia – cioè fascia 3-6 anni – “l’istituto “Falcone Borsellino” presenta due plessi, uno in via delle Fresie denominato “Carlo Alberto Dalla Chiesa” con 127 alunni e uno in via delle Gardenie 9 e via degli Aceri 9-10 denominato “Gardenie” con 57 alunni. Relativamente al servizio scolastico offerto per questa fascia d’età, la questione che poniamo è che i 57 alunni ospitati al plesso “Gardenie” si trovano nei bassi di un condominio in affitto la cui destinazione originaria non è quella scolastica, ma, come risulta dal contratto originario decorrente dal 24/11/2004 e registrato all’Agenzia delle Entrate il 30/11/2004, “sede del centro anziani”, “adibito temporaneamente a sede di edificio scolastico” il 28/08/2020 in occasione dell’emergenza Covid, oramai conclusa. – continua Mangiafico – Oltre al protrarsi di una forzatura dopo ampia conclusione dell’emergenza Covid, ci si chiede come mai, nella primavera del 2023, l’Amministrazione comunale abbia acquistato, durante la recente campagna elettorale per le elezioni amministrative, un altro immobile, precedentemente adibito a circolo operai, per destinarlo a sede del centro anziani, se già ha in corso un contratto con questa finalità”. Poi c’è la scuola primaria – 6-10 anni – l’istituto “Falcone Borsellino” presenta due plessi, il plesso “don Pino Puglisi” di via degli ulivi con 244 alunni e il plesso “Giovanni XXIII” di via della Madonna con 41 alunni. “Relativamente al servizio scolastico offerto per questa fascia d’età, denunciamo due criticità: – spiega il leader del movimento – per quanto riguarda il plesso di via degli Ulivi, il muro di cinta esterno presenta evidenti segni di cedimento e di incuria, da tempo segnalati all’Amministrazione comunale senza alcun riscontro; per quanto riguarda, invece, il plesso di via della Madonna, intendiamo denunciare l’assenza di adeguamento sismico e i ritardi colpevoli dell’attività di demolizione e ricostruzione attesa da tempo. A tal proposito, denunciamo che il 12/05/2022 la ditta incaricata della progettazione dei lavori di adeguamento sismico il 20/12/2021 (due anni fa!) abbia comunicato all’Amministrazione comunale che fosse più efficace ed economica la soluzione progettuale della demolizione e ricostruzione e che l’Amministrazione comunale abbia impiegato la bellezza di un anno (determina dirigenziale 1728 del 20/04/2023) solo per cambiare la denominazione dell’incarico progettuale e che dopo due anni e tanti bimbi ospitati in questa scuola, l’Amministrazione comunale non abbia ancora in mano neanche il progetto dei lavori di demolizione e ricostruzione (chapeau!).” “Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado – ovvero la fascia 11-13 anni – l’istituto presenta il plesso “G. Falcone P. Borsellino” di via Nazionale, con 171 alunni”, ancora Mangiafico. Per tirare le somme, Mangiafico punta i fari su una questione di non poco conto: “l’insieme degli alunni oggi ospitati dai plessi che escludono il nido ammonta a 635, lontano dagli oltre 900 richiesti dal prossimo piano di dimensionamento scolastico con il rischio di perdita dell’autonomia scolastica, questione con la quale il comprensivo e la città si troveranno a “combattere” a breve”. Il movimento “Civico 4” tiene a puntualizzare che “nessuno dei plessi presi in considerazione ha il certificato di prevenzione incendi. L’amministrazione comunale si avvale di un decreto ministeriale che ha prorogato per l’ennesima volta al 31 dicembre 2024 la possibilità di adeguare la prevenzione incendi nelle scuole, ma ciò non significa che le scuole siano certificate” Navigazione articoli Sbloccati fondi per il Comune di Sortino per l’efficientamento energetico delle scuole Venerdì nero per chi viaggia in aereo: stop ai voli per 24 ore