Dopo due anni di affidamenti diretti e proroghe tecniche, nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale ha avviato le procedure di gara per il servizio di portierato e front-office, allargando ulteriormente lo spettro delle sedi istituzionali servite: dopo avere aggiunto, nel maggio del 2022, Cittadella dello Sport e Palestra Akradina a Palazzo Vermexio, Uffici finanziari e demografici e Cimitero, adesso nutre l’appalto anche dell’Urban Center e di Villa Reimann, per un totale di 820 mila euro in due anni ed il riferimento incomprensibile a “complessive circa” 436 ore.
Ci sono molte cose che non tornano, – commenta Michele Mangiafico a nome del movimento “Civico 4“ –  benché una determina sopraggiunta in corso d’opera – la numero4477 del 21 novembre – sia intervenuta a recepire le linee guida Anac sulle clausole sociali, “raddrizzando” solo in parte gli atti di gara e spostando il termine di presentazione delle offerte al giorno della Santa Patrona, il prossimo 13 dicembre“.
“La gara prevede un numero di immobili superiore al passato rispetto a un numero di ore di servizio erogate inferiore: la sommatoria delle ore settimanali delle persone che oggi operano per l’attuale ditta che espleta il servizio, ammonta a 555 (inizialmente 615 perché i primi atti di gara prevedevano due figure in più), ovvero 119 ore settimanali in meno. – spiega Mangiafico – La gara viene espletata perché è necessario dotare la città di un servizio di portierato e front-office in tutte queste sedi comunali oppure per impegnare la somma disponibile fin dove si arriva col monte delle ore che è sufficiente a coprire? Ed è questo il comportamento di una buona Amministrazione?“.
Anche la cosiddetta “clausola sociale” non convince il movimento. “Clausola sociale per chi? – tuona il leader – Il servizio nasce due anni fa, nel momento in cui questa Amministrazione comunale decide di operare per il cosiddetto “spezzatino” di tutti i servizi a supporto dell’ente, che occupavano 98 unità lavorative, con l’indicazione di impiegarne 14 nell’ambito dell’attività di portierato e front-office. Poi, come sappiamo, ci sono state diverse “proroghe tecniche” nel corso delle quali è stato ampliato il numero dei luoghi da custodire e vigilare, fino al punto che inizialmente fu allegato alla gara un elenco di 22 profili professionali da tutelare con la “clausola sociale”.

Dallo studio di “Civico 4” pare che due profili professionali siano “spariti” portando a 20 le persone da impiegare.
“Tuttavia, i livelli inseriti non ci sembra che rispecchino quelli degli attuali lavoratori – dice Mangiafico – Si tratta, comunque, di 6 persone in più che man mano sono state recuperate dal bacino dei “precari” della ex multiservizi? Oppure si tratta di nuovo personale che nel frattempo è stato assunto dalla ditta individuata con affidamento diretto, mentre i “precari” sono rimasti senza lavoro? Oppure in parte è stato tutelato quel bacino e in parte si tratta di nuove assunzioni che oggi rientrano nella “clausola sociale”? L’Amministrazione comunale è in grado di offrire una chiave di lettura trasparente a beneficio dell’opinione pubblica e della maturazione di un giudizio su questa vicenda?“.
“È vero che il personale di questo micro-appalto si è occupato anche, negli ultimi mesi, di operare nell’ex archivio di contrada Stentinello, che era uno dei luoghi di lavoro dell’altro micro-appalto figlio dello “spezzatino” ovvero la cosiddetta “archiviazione digitale” e perché? Forse perché nel frattempo il servizio di archiviazione digitale è scaduto e ad oggi non è all’orizzonte alcuna gara? Ma era utile per il Comune oppure non serve? In quanto ci risulta che il servizio sia terminato lo scorso 30 giugno e che da cinque mesi, di conseguenza, non dovrebbe esserci più alcuna attività di recupero e sistemazione dei faldoni di contrada Stentinello. O no? – ancora Mangiafico a nome del movimento – E le 12 persone ex multiservizi che operavano in quest’altro micro-appalto che fine hanno fatto?Non è presente all’albo pretorio del Comune nessuna determina di avvio di procedura di gara alla data odierna. Come se alcune attività, a Siracusa, siano necessarie a semestri alterni, uno sì, uno no.
“Così come tutto tace al Vermexio su altre tipologie di servizio che un tempo ricadevano nell’alveo delle attività affidate alla Multiservizi: le piccole manutenzioni, i bus navetta, le affissioni e le deaffissioni, il montaggio e lo smontaggio dei palchi comunali. Prestazioni – conclude il leader – per lo più soppresse, dalle quali sono definitivamente uscite dal mercato del lavoro 25 unità lavorative. “
Dura la conclusione del movimento: “Un’Amministrazione comunale senza programmazione che fa acqua da tutte le parti“.

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