Così le aziende cercano di spiare i dipendenti in smart working

Positivo l’incontro tra l’Associazione Nazionale Forense siracusana ed i rappresentanti della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL tenutasi in Via Arsenale.
I rispettivi sindacati hanno discusso sulle esigenze operative in vista della piena ripresa delle attività giudiziarie a Siracusa soffermandosi in particolar modo sulla carenza del personale che malgrado ciò ha erogato degli ottimi servizi all’utenza, grazie al ricorso dello Smart Working che ha dimostrato di costituire un ottimo strumento di flessibilità della prestazione lavorativa uno dei mezzi più efficaci per il contenimento del contagio Covid-19 e per la
tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Considerato che l’emergenza sanitaria si sta di nuovo incrementando, necessita che lo Smart Working si perfezioni prevedendo un ampliamento maggiore della platea dei potenziali fruitori.
Le OO.SS. territoriali “condividono, pertanto, le iniziative poste in essere – anche dal punto di vista normativo – per far sì che il lavoro agile possa essere uno strumento utilizzato anche a regime per una parte del personale addetto a servizi esperibili anche da remoto, in particolare per venire incontro a tutti quei lavoratori per i quali lo Smart Working può costituire la soluzione di svariate problematiche di conciliazione della vita lavorativa. Tutto ciò deve
garantire anche una maggiore efficienza dei servizi sia per l’utente interno che per quello esterno. Tali argomenti sono stati un primo terreno di confronto tra il personale amministrativo ed il sindacato forense Ci si augura che possa continuare un tavolo di confronto che pone il sindacalismo siracusano, nella sua generalità, capofila di un confronto sempre vivo ed attento al fine di dare un servizio efficiente alla comunità”.

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