È già grande sinergia in tema di attenzioni al territorio tra i consiglieri comunali Andrea Buccheri, Michele Buonomo e Salvatore Costantino e i vertici della  Federazione Verdi. Si è dato seguito al focus del coordinatore regionale Carmelo Sardegna su varie  zone della Sicilia caratterizzate da uno squilibrio tra prelievi da falda e ricarica naturale delle stesse. Problema che rischia seriamente ulteriori scompensi a causa del fenomeno di
tropicalizzazione del clima. Il rischio che ne consegue è  la graduale perdita della fertilità dei terreni per via dell’intrusione di acque marine. Al termine della conferenza stampa di adesione ai Verdi , i tre consiglieri si sono soffermati sulla questione con Sardegna. Tra le varie zone della Sicilia é stata posta particolare attenzione alla Piana di Priolo con i contigui riferimenti territoriali che ricadono sul comune di Siracusa. I vertici regionali , compulsati anche da Buccheri Buonomo e Costantino come da tutti i riferimenti in altre zone della Sicilia , hanno indirizzato una missiva al Ministro dell’ Ambiente Sergio Costa e per conoscenza  al gruppo parlamentare europeo dei Verdi.
” A breve – riferiscono i consiglieri- la UE procederà all’ approvazione di un  Regolamento volto a rendere tassativo il recupero delle acque depurate. Ciò avviene sulla base di una previsione ,con Direttive CEE,  al fine di recuperare le acque ogni qualvolta possibile. Cosa che é ahimè passata inosservata  in Italia sulla base di una scuola di  pensiero che si basa storicamente sul processo di prelievo/utilizzo/depurazione/ scarico a mare”.
“È  assurdo che il nostro paese- prosegue il gruppo consiliare dei Verdi- continui a guardare a questa prospettiva nella gestione delle acque arrecando gravi dissesti ambientali. E tutto ciò in barba alla norma italiana che, tramite il  comma 1 art. 24 della legge n. 97 del 2013, prevede il ravvenamento delle falde con acque depurate mirando all’equilibrio idrico.
È  evidente l’urgenza di un intervento da parte del prof. Enrico Rolle Commissario Straordinario per l’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione.
Se così non dovesse avvenire con immediatezza , pur comprendendo la grande professionalità e serietà dello stesso , profondo sarebbe il nostro rammarico  per una mancata visione
ambientale circa soprattutto i fenomeni di desertificazione”.
” Desideriamo ringraziare – qui concludono i tre consiglieri – Carmelo Sardegna per aver subito sollecitato un necessario cambio di rotta nella gestione delle risorse idriche . Traendo spunto dalle sue parole ribadiamo infatti quanto risulti  fondamentale che venga emesso un atto per  facilitare il ravvenamento delle risorse idriche con acque depurate: superando la sindrome , ambientalmente ingiustificata, dell ’ acqua purissima per tale funzione come purtroppo  non avviene in natura. E ’ evidente che un semplice confronto tra la qualità dell ’ acqua che si potrebbe riutilizzare e quella da ravvenare come nel caso specifico indicato dai vertici regionali Piana di Priolo e dintorni, dimostrerebbe l ’infondatezza di tali preoccupazioni. A condizione che la gestione dei sistemi depurativi veda la piena presenza in autonomia di figure quali :
Biologo , Chimico ed  Ingegnere in grado di assicurare la qualità della depurazione”.

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