Nel pomeriggio di ieri, Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno eseguito l’ordinanza con la quale il G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo (classe 1980) gravemente indiziato del delitto di atti persecutori (stalking), commesso ad Augusta (SR) dal mese di Dicembre 2018, con condotta attualmente perdurante,  nei confronti della ex convivente.

Secondo le indagini svolte dalla Squadra Mobile, su direttive del Sost. Proc. Dott. Stefano Priolo e con il coordinamento del Proc. Agg. Dott. Fabio Scavone, l’uomo ha posto in essere nei confronti della ex convivente condotte persecutorie, quali ingiurie e reiterate minacce di morte, utilizzando come pretesto il diritto di visita del figlio di tre anni, regolamentato da una sentenza del Tribunale civile di Siracusa.

Gli incontri con il figlio minore hanno rappresentato per l’indagato occasione di intimidazione nei confronti della ex compagna, alla quale lo stesso avrebbe mimato il gesto dello sgozzamento con un coltello da cucina, minacciandola, altresì, di sottrarle l’affidamento del bambino.

Nella ricostruzione della vicenda, decisive si sono rivelate le testimonianze acquisite da parenti e amici della vittima nonché le registrazioni delle conversazioni telefoniche e whatapp prodotte dalla querelante.

L’uomo era già stato sottoposto, in passato, a procedimento penale per le medesime fattispecie delittuose, a seguito del quale gli era stata applicata la misura del divieto di avvicinamento, successivamente aggravata in custodia cautelare in carcere.

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