Da oggi sarà più facile chiudere il proprio balcone o la propria veranda di casa con una vetrata Vepa senza dover attendere un’autorizzazione da parte del Comune.

Lo stabilisce un emendamento alla legge di conversione del Dl Aiuti bis, approvato recentemente in Senato. Per la precisione, si tratta dell’articolo 33-quater che va a modificare il Testo Unico sull’Edilizia.

Cosa sono le vetrate Vepa

L’emendamento fa riferimento a quelle vetrate amovibili e trasparenti, denominate Vepa, che vengono comunemente installate per permettere delle funzioni di protezione e schermatura dei balconi e delle verande, particolarmente utili in occasione dei mesi autunnali e invernali.

Non solo, le vetrate consentono anche un risparmio energetico e una riduzione della dispersione termica delle abitazioni che le utilizzano.

Un’altra importante peculiarità riguarda anche quella di essere totalmente rimovibili, in quanto scorrevoli in base alle esigenze di chi fruisce dell’appartamento.

Vetrate Vepa, cosa dicono le nuove regole

Fino a oggi l’installazione delle vetrate Vepa aveva rappresentato un fattore discordante per molti (relativo al presunto aumento dei volumi di alcune case), a tal punto da far decidere al Comune di appartenenza in merito alla concessione o meno dei lavori per l’impianto.

L’emendamento approvato a Palazzo Madama chiarisce che le Vepa rientrano a far parte dell’edilizia libera (quindi senza la necessità di un permesso), a patto che “non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento edilizio tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile”.

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