Duro affondo di Confindustria Siracusa e Catania nei confronti della Camera di Commercio del Sud-Est che, come fanno sapere gli esponenti delle associazioni degli industriali, ha convocato l’assemblea della Sac, gestore dell’aeroporto di Catania.

Sulla Camera di Commercio del Sud-Est c’è un braccio di ferro legale tra il ministero per lo Sviluppo economico, firmatario di un decreto che taglia la testa all’ente camerale e che dispone la nomina di due commissari, uno per la Camera di Commercio di Catania, l’altro per quella che comprende Ragusa, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani, ed il Tar di Palermo, i cui giudici hanno disposto la sospensiva del provvedimento.

Secondo Confindustria, la convocazione dell’assemblea della Sac è inopportuna, in quanto non è ancora chiaro il destino del sistema delle Camere di Commercio in Sicilia.

La Camere di Commercio del Sud-Est è socia della Sac Spa di Catania, che punta alla privatizzazione dello scalo con la cessione del 50 per cento delle azioni.

Nella composizione dei soci della Sac, la parte del leone la fa l’ormai ex SuperCamera del Sud Est con il 61,22% delle azioni, poi ci sono tutte con il 12,24% la Città metropolitana di Catania, l’Irsap di Palermo, il Libero consorzio di Siracusa ed il Comune di Catania.

I sostenitori della fine della Camera di Commercio del Sud Est sono la parlamentare nazionale di Forza Italia, l’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il deputato nazionale del M5S, Paolo Ficara, ed il segretario regionale della Lega, Nino Minardo.

Bivona ancora a capo di Confindustria Siracusa. Tutte le sfide da affrontare

“Siamo allibiti di fronte alla notizia della convocazione dell’Assemblea della SAC – dice il Presidente di Confindustria Siracusa  Diego Bivona. “Stiamo parlando dell’ aeroporto di Catania la più importante infrastruttura della Sicilia Orientale il cui destino non può essere affidato a decisioni affrettate di pochi. Non ne comprendiamo la premura, ci sfugge la motivazione: quali interessi sono alla base di questa inusuale convocazione? Riteniamo che siano stati gravemente compromessi i principi di consultazione democratica, trasparenza e linearità compromettendo sin da ora la governance delle nuove Camere di Commercio che auspichiamo vedano protagoniste le Associazioni di categoria “.

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