“Il primo punto dei nove che il movimento Cinquestelle in Sicilia afferma come imprescindibili nel proprio programma elettorale, rappresenta plasticamente una distanza incolmabile rispetto ai reali bisogni della nostra martoriata regione”. Lo afferma il componente della segreteria nazionale di Azione, Francesco Italia che boccia l’agenda del M5S nella parte riguardante la questione della gestione dei rifiuti in Sicilia. Per i “grillini” questo punto è indispensabile per una alleanza di Centrosinistra in vista delle elezioni regionali ma Azione si smarca subito, ritenendo i termovalorizzatori utili per la risoluzione dell’emergenza rifiuti.

“Parlare di termovalorizzatori in Sicilia non è solo indispensabile ma straordinariamente urgente. Nessuno dì noi pensa che la soluzione all’ emergenza siciliana possa essere risolta solo con i termovalorizzatori” spiega Francesco Italia, della segreteria nazionale di Azione.

“È infatti assolutamente importante – aggiunge Italia –  come elemento del programma del futuro governo regionale, oltre a un salto di qualità e di quantità sulla raccolta differenziata e su piani di prevenzione riduzione della produzione dei rifiuti, dotare l’intera regione di un sistema di impiantistica per il recupero e il riciclo dei rifiuti differenziati”.

La gestione dei rifiuti in Sicilia si fonda, sostanzialmente, sulle discariche private: tra le più importanti c’è quella di Lentini, di proprietà della Sicula Trasporti, travolta da un’inchiesta antimafia della Dda di Catania. La raccolta differenziata, che dovrebbe ridimensionare la strategicità delle discariche, non è uniforme nell’isola, per cui il problema non si risolve ed il pallino resta sempre in mano ai proprietari di queste mega vasche, che, però, si stanno esaurendo.

“È altrettanto legittimo e opportuno completare il ciclo dello smaltimento dei rifiuti attraverso tecnologie di termo-utilizzazione di ultima generazione -come avviene in tantissime città e regioni italiane ed europee – e non subire,  come è avvenuto negli ultimi 40 anni, i ricatti del sistema privato delle discariche. L’Italia e la Regione non si governano con i no ideologici ma con scelte coraggiose e programmi concreti” taglia corto Italia.

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