“Sembra ormai decisa la fine del mercato di tutela (anche se il condizionale è d’obbligo perché non è ancora detta l’ultima parola!) e se tutto andrà secondo quanto previsto, significa che se avete ancora un contratto nel mercato di tutela, dal prossimo anno dovrete passare al mercato libero“. Lo dichiara Massimiliano Dona, Presidente di consumatori.it.

“Parliamo – aggiunge – di circa 6 milioni di utenze per il gas e 9 milioni per la luce. Per scoprire se questo passaggio ci riguarda dobbiamo verificare se in quella del gas c’è scritto SERVIZIO DI TUTELA, mentre nella bolletta della luce c’è scritto SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA, o, per farla più semplice, non ci sia scritto chiaramente MERCATO LIBERO. Se non si è ancora nel mercato libero, è il caso di fare attenzione alle scadenze che però sono diverse: 1 gennaio 2024 per il gas e 1 aprile 2024 per l’energia“.

Cosa cambia, quindi, dal 1 gennaio?

1. Si può decidere di restare col proprio attuale fornitore del gas sottoscrivendo con lui un’offerta nel Mercato Libero;

2. Si può scegliere un altro fornitore del mercato libero sottoscrivendo una sua offerta;

3. Si può non fare nulla.

Ma cosa succede in questo caso? Ecco la risposta di Massimiliano Dona: “Per l’utenza del gas il proprio attuale fornitore continuerà ad erogare il servizio ma a condizioni economiche simili a quelle delle offerte PLACET. Si tratta di offerte nel mercato libero ma a condizioni contrattuali  e struttura di prezzo stabilite dall’Autorità dell’energia che i diversi fornitori devono inserire tra le proprie proposte commerciali. Per capire se l’offerta è vantaggiosa è consigliabile monitorare l’andamento del mercato“.

E per il contratto di energia elettrica?

“Passando invece al proprio contratto per la fornitura dell’energia elettrica – prosegue Dona – come detto, entro il 1 aprile, si potrà scegliere un fornitore del mercato libero, sottoscrivendo una sua offerta. E, se non si fa nulla per l’utenza della luce, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali (STG) con condizioni contrattuali ed economiche definite dall’Autorità dell’energia – ARERA. In questo caso la nostra utenza sarà trasferita nel mercato libero all’azienda che si aggiudicherà apposite procedure di gara“.

“Ma attenzione – precisa Dona – questi passaggi  valgono se NON siete dei clienti VULNERABILI: i vulnerabili sono consumatori che hanno almeno 75 anni, oppure con difficoltà economiche tali da aver diritto al bonus sociale oppure soggetti con disabilità ex L. 104. Questi clienti, se non si attivano, verranno trasferiti ad un servizio che dovrebbe assicurare condizioni più garantiste, una sorta di di “tutela per la vulnerabilità”.

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