inquinamento industrialeA Siracusa e nei paesi della provincia a piu alto rischio ambientale per la presenza della zona industriale (Augusta, Floridia, Melilli, Priolo), si muore meno per patologie cardiorespiratorie che in altri comuni (come Noto e Lentini, per esempio) distanti dal petroclchimico. E’ quanto è emerso durante uno studio condotto dall’ordine dei medici di Siracusa su un campione di circa 200 persone, visitate e monitorate dal 22 febbraio al 6 maggio scorsi. I risultati del programma «Resp/Asp/Insieme» sono stati resi noti nella sala conferenze di corso Gelone dal presidente dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta,
Il progetto ha previsto un canale preferenziale per le visite pneumologiche ed otorinolaringoiatriche dei residenti nei comuni di Siracusa e Solarino ricadenti nell’area ad alto rischio ambientale. La presentazione dei risultati e degli obiettivi raggiunti da parte del direttore Cure Primarie dell’Asp di Siracusa Giuseppe Bruno ha aperto l’evento di formazione ECM rivolto a medici chirurghi delle discipline interessate e farmacisti territoriali e ospedalieri, dedicato alle concause di svariate malattie che originano dall’inquinamento ambientale con particolare attenzione alle malattie respiratorie.
Il progetto “Resp/Asp/Insieme” nasce con la finalità di promuovere la prevenzione delle patologie dell’apparato respiratorio, che colpiscono l’8 per cento degli italiani e che sono destinate ad aumentare sempre più a causa di smog, fumo ed invecchiamento della popolazione.

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