Un detenuto ha tentato di suicidarsi impiccandosi nella sua cella e un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito. È quanto accaduto in poche ore nel carcere di Augusta, al centro di episodi drammatici e di violenza che si ripetono da mesi.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, nelle scorse ore un detenuto – un cittadino straniero in preda a una crisi nervosa – avrebbe tentato di togliersi la vita, impiccandosi nella sua cella. In questo caso si è rivelato provvidenziale l’intervento di un agente della Polizia Penitenziaria, riuscito a intervenire prima che il malcapitato potesse riuscire nel suo intervento.

Poche ore dopo, sempre nel carcere di Augusta, un altro detenuto avrebbe preso in mano una scopa per poi scagliarsi con “l’arma” contro un agente, rimasto ferito e costretto a ricorrere alle cure dei medici.

A raccontare la vicenda è ancora una volta il Sippe, sottolineando come la situazione del carcere megarese sia “incredibile” e come l’organico sia ormai “allo stremo”.

“Quanto si sta verificando nel carcere di Augusta – spiegano dalla segreteria provinciale del sindacato Sippe – è davvero incredibile sia per le condizioni dei detenuti sia per quelli della polizia penitenziaria, chiamata a svolgere una mole di lavoro impressionante a fronte di una popolazione carceraria numerosa. Il personale di polizia penitenziaria si sente abbandonato senza contare che un nostro dirigente sindacale è rimasto pure vittima di un provvedimento disciplinare per aver difeso i suoi colleghi“.

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