E’ un settore femminile in fermento quello dell’Atletico Siracusa. Le “Terribili Gladiatrici” (questo il nome dato alla squadra) stanno vivendo un’esperienza unica su tutto il territorio nazionale. A parlarne è il responsabile tecnico Daniele Greco, che ha voluto fortemente far vivere alle ragazze questo momento. Entrambi i loro campionati, calcio a 5 e calcio a 8, sono già alla seconda giornata. 

“Il percorso di crescita – racconta Greco – prosegue con chiari obiettivi proiettati al futuro. Basta pensare che in formazione ci sono stabilmente tre bambine classe 2013, due anni più piccole rispetto all’età anagrafica prevista dal campionato di competenza, al quale partecipano giocatrici nate nel 2011”.

Il primo turno del campionato di futsal a 5 è coinciso con l’8 marzo, giornata internazionale della donna con un triangolare giocato a Ragusa. “Non potevo non cogliere l’occasione – spiega il responsabile tecnico – per mettere in atto un percorso di autogestione che durerà per tutto il campionato. Ciò significa che le bambine hanno fatto tutto da sole in campo, decidendo loro stesse i cambi per far entrare le compagne che sono partite dalla panchina. Io e la dirigente Rosy Carta, persona molto preziosa per la loro crescita, siamo rimasti in tribuna, accanto ai genitori, i quali non sapevano nulla di questa nostra decisione. Poi abbiamo spiegato tutto e hanno apprezzato la nostra scelta. È stata una completa autogestione e un momento altamente formativo anche nei confronti delle altre due squadre, che si sono complimentate con le nostre bambine per come hanno rispettato le regole del gioco, le strutture, gli stessi tecnici, giocatrici e dirigenti avversari. Non possiamo che essere felice del loro percorso se pensiamo che è nato poco più di sei mesi fa”.

Daniele Greco sottolinea poi un altro aspetto importante di tutta questa vicenda. “C’è un elemento che non sempre viene preso in considerazione: l’aspetto caratteriale del giocatore o della giocatrice incide sul successo tanto quanto le sue qualità fisiche. Credo fortemente nel rispetto delle regole, nello spirito di gruppo rispetto alle capacità individuali, nella resistenza a momenti di stress e tensione. Una mentalità vincente si costruisce con l’attitudine al sacrificio, la cultura al lavoro, l’atteggiamento, la predisposizione a integrarsi con i compagni, l’andamento scolastico e l’influenza della famiglia. Questa è la storia – conclude Daniele Greco – che c’è sempre dietro a un grande giocatore o giocatrice”.

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