“Fratelli d’Italia non è un autobus dal quale si sale e si scende a piacimento. È un partito frutto di un’ideologia e un’organizzazione e noi puntiamo in chi decide di aderire. La fuoriuscita di De Simone, dopo quella di Porto e Ricupero, per andare a finire in altri partiti non può che turbarmi”. Il deputato regionale di FdI, Carlo Auteri, è arrabbiato. Perché Fratelli d’Italia in Consiglio comunale ha eletto 5 consiglieri eppure si trova, oggi, con un gruppo da 2. I primi fuoriusciti sono andati in Mpa, l’ultimo è al misto ma si vocifera sia vicino a Forza Italia.

“Ci vuole onestà intellettuale – stigmatizza Auteri – vero è che non ci sono vincoli di mandato e che ormai pensare di rispondere a un elettorato è cosa non da tutti, ma ritengo abominevole questo modo di concepire la politica. Altrimenti è ovvio e naturale che la gente, gli elettori, abbiano sempre meno stima di chi ci rappresenta”. FdI, come specificato dal coordinamento provinciale e comunale del partito, resterà all’opposizione di questa amministrazione comunale con il gruppo dei due consiglieri Paolo Romano e Paolo Cavallaro.

“Noi non facciamo promesse di poltrone, non vogliamo corteggiare consiglieri di altre liste che semmai devono sceglierci per quello che siamo – conclude -. Attendo il passaggio in maggioranza anche del nostro terzo fuoriuscito ma, intanto, mi chiedo cosa abbia fatto di buono il sindaco Italia per Siracusa, considerato che le lamentele dei suoi concittadini sono all’ordine del giorno. Forse è più facile chiedere dalla maggioranza, invece di lottare in opposizione”

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