La gestione della Casa del Pellegrino torna al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Lo ha stabilito il Consiglio di giustizia amministrativa ribaltando la sentenza di primo grado e dando ragione al Santuario. Il Comune di Siracusa dovrà, anche, pagare le spese di giudizio del doppio grado.

La storia. Il Comune di Siracusa è proprietario dell’immobile appartenente al demanio pubblico comunale e affidato in concessione, tramite contratto di comodato, per la durata di 50 anni all’ente “Chiesa Santuario Madonna delle Lacrime”, per adibirlo ad accettazione servizio e ospitalità dei pellegrini. Nel 2000 il gestore chiese e ottenne dal Comune il nulla osta per l’espletamento dell’attività gestionale della Casa del Pellegrino, mediante la costituenda società “Casa del Pellegrino s.r.l.”, evidenziando che era preferibile che la gestione fosse svolta tramite un’organizzazione facente capo ad una società commerciale.. Nel 2020 il Comune aveva contestato presunte violazioni e inadempienze addebitabili al Santuario che avrebbero legittimato la decadenza dal comodato e la sua conseguente cessazione. Il Santuario aveva replicato punto per punto ma palazzo Vermexio in ogni caso aveva dichiarato la decadenza del contratto di comodato rientrando in possesso dell’immobile.

In primo grado il tribunale amministrativo aveva ritenuto infondato il ricorso del Santuario, e dato ragione al Comune di Siracusa. Ma la Basilica aveva deciso di proporre appello. Per il Cga, infatti,  il provvedimento  impugnato dal Comune aretuseo è illegittimo e la sentenza riformata. La Casa del Pellegrino torna al Santuario ma in condizioni disastrose: in questi anni è stata preda di razzia e vandali

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