bonafedeI Giovani Democratici si schierano contro il segretario provinciale Alessio Lo Giudice per il caso Tony Bonafede, l’ex consigliere siracusano estromesso dal Pd perché arrestato nelle scorse settimane per spaccio di droga , sostenendo che le sue parole non corrispondono a verità. “Tony Bonafede- dichiarano i Giovani Democratici- era una sostenitore dell’area riformista del Pd. Durante le sue riunioni, sedeva sempre in prima fila”. In una recente intervista, il segretario provinciale del Partito Democratico aveva sottolineato come Bonafede facesse del Pd in area renziana. “Tanto per cominciare – afferma Gabriele Piccione dei Giovani Democratici – occorre precisare che un arresto per droga non può essere considerato un fatto politico o di corrente e Lo Giudice doveva rimarcarlo. Entriamo dunque nel merito della faccenda. Lungi da noi trattare certi argomenti, umanamente ci sentiamo vicini alla famiglia, ma non possiamo far passare bugie per verità. Troviamo pertanto di pessimo gusto il tentativo di far passare Bonafede come uno della nostra corrente.” “Nonostante ci sia un gruppo che fa riferimento a Bonafede che appartiene all’area dei riformisti non si può in casi come questi mettere di mezzo le aree o addossare delle responsabilità a questi ragazzi che noi difendiamo” – prosegue Tiziano Spada segretario provinciale dei Gd. Da oltre un anno e mezzo, inoltre, in Consiglio comunale era all’opposizione e, seguendo la linea dei riformisti, non votava alcun provvedimento della maggioranza. Il presidente dei Gd Giuseppe Cannavà afferma poi: “I tesserati che facevano riferimento a Bonafede, verranno giustamente inclusi, perché le colpe degli altri non posso ricadere in noi ragazzi, che quotidianamente facciamo politica. Da qui la nostra semplice ma legittima domanda a Lo Giudice: con chi era Bonafede, considerato anche che partecipava ai convegni dei riformisti?”.

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