Proprio mentre la stagione turistica fa registrare un numero di presenze maggiori in città aumenta, restano chiusi i cancelli del Castello Eurialo, sito archeologico e culturale tra i più importanti del Mediterraneo che da troppo tempo attende risposte da parte della Regione . Indignato sulla chiusura del castello Eurilio lo storico dell’arte il professore Paolo Giansiracusa che decide di scrivere alla Regione e alla Soprintendenza ai Beni culturali attraverso il social network più popolare del momento ovvero facebook. Un intervento duro, in cui Giansiracusa chiede di conoscere le ragioni “che hanno portato alla chiusura del Castello Eurialo e delle Fortificazioni Dionigiane, complesso militare unico dell’età classica. “Se la Regione non è in grado di garantire l’apertura dei monumenti- chiosa l’ex assessore comunale- passi la mano ai privati. Così, oltre alla semplice custodia, si potrebbe avviare un costante servizio di manutenzione e valorizzazione. Non mettiamo a frutto le nostre enormi potenzialità- prosegue lo storico dell’arte- ai turisti facciamo trovare i nostri siti chiusi. Il castello Eurialo è abbandonato al suo destino, senza manutenzione e diventa area ad uso e consumo dei pastori che fanno pascolare indisturbate le pecore”. Secondo quanto spiega Giansiracusa, la gestione del sito non dovrebbe comportare spese particolarmente esose, “non si tratta di un museo- puntualizza- quindi non avrebbe la necessità di un custode nelle singole stanze. Basterebbe un custode ed un addetto alla biglietteria. Assurdo che non si riesca a risolvere un problema apparentemente di così semplice soluzione. Ci sarebbero i forestali da impiegare, tra le altre possibilità da percorrere”.

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