Con 18 voti favorevoli e 6 contrari, il Consiglio comunale ha approvato il Conto consuntivo 2015. Approvato anche il secondo punto all’ordine del giorno, la presa d’atto degli “Equilibri di bilancio 2016”. Ad aprire i lavori l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani, che nel suo intervento ha ricordato le difficoltà che l’Amministrazione ha incontrato negli ultimi mesi, caratterizzati da “Ritardi nei trasferimenti che determinando delle difficoltà di cassa hanno costretto al ricorso alle anticipazioni, in un quadro economico che ha risentito dell’eredità lasciata dalle passate gestioni con riferimento, tra l’altro anche ai debiti fuori bilancio”. Scrofani ha poi parlato delle politiche di risanamento avviate, dal “Risparmio sulla spesa corrente, circa 8 milioni, fino agli accantonamenti per circa 16 milioni nel triennio” e ricordato le politiche di aiuto ai cittadini che sono passate dal regolamento sulla rateizzazione dei tributi e dalla lotta all’evasione. Un ultimo accenno Scrofani lo ha fatto ai debiti fuori bilancio: “E’ nostro dovere farli emergere ed un nucleo di lavoro vi sta provvedendo: individuare coloro che li hanno determinati è un dovere etico verso la città”.

 

E’ toccato poi al presidente della commissione Bilancio, Alessandro Acquaviva, comunicare l’assenza del previsto parere: “Non sono state sufficienti 8 riunioni, ma la materia è stata approfondita e ognuno in quest’aula è in condizione di votare”. Il dibattito è stato aperto dal consigliere Cetty Vinci: “E’ solo una presa d’atto con un parere negativo dei revisori. Ci conferma una grande confusione che nasconde il predissesto dell’Ente, con entrate sovrastimate e un futuro aggravio tributario”. “Comprendo le parole di conforto di Scrofani – ha aggiunto Vinci – ma ho grande preoccupazione per l’aumento degli anticipi di tesoreria, per le entrate sovrastimate, per le uscite sottostimate, per le difficolta di riscossione dell’Ente, per il mancato riallineamento tra debiti e crediti delle partecipate”.

I dati dell’assessore Scrofani sono stati contestati anche dal consigliere Sorbello: “Lasciano perplessi. Dalle sanzioni al codice della strada si ricavano 5 milioni, da quelle a tutela del decoro 15mila euro. E poi che consuntivo è un bilancio che, in materia di servizi sociali ad esempio, prevede spese in assenza di convenzioni; o che non ha un bilancio delle partecipate. Ed ancora 600mila euro di interessi a quale quota di anticipazione fanno riferimento?”.

Un plauso al lavori dei revisori dei conti, “Per il coraggio dimostrato nel formulare un parere negativo” è venuto dal consigliere Elio Di Lorenzo, che ne ha attributo le cause all’Amministrazione nel suo complesso, alla burocrazia dell’Ente e al presidente della Commissione consiliare al Bilancio per non avere riunito l’organismo per circa 2 mesi.  Per Cosimo Burti il Consuntivo “Non presenta vizi di natura tecnico – contabile, e rispetta la normativa sulla rendicontazione gestionale. Non si comprende il parere negativo dei revisori”. Per Burti bisogna guardare la materia “Nel complesso delle politiche di bilancio dell’Amministrazione: le manovre correttive allo studio e quelle già attuate daranno risultati a lungo termine, i rilievi avanzati si possono sanare nel tempo. A cominciare dalla gestione della raccolta differenziata o alla politica di rateizzazione dei tributi, e a quella degli accreditamenti”.

“La commissione Bilancio non ha lavorato bene, anzi non ha lavorato”: lo ha detto nel suo intervento, Salvo Castagnino ricordando la sua richiesta per l’audizione in commissione di assessori e dirigenti per avere un quadro complessivo del consuntivo. Sul merito del bilancio Castagnino ha ricordato come “A fronte di entrate  tributarie di circa 9 milioni siano stati riscosse 1,6 milioni e che quindi si è lavorato soprattutto su anticipazioni di cassa sulle quali pagheremo enormi interessi. I debiti che ne sono nati nel 2015 ce li ritroveremo nel previsionale 2016”. Per Massimo Milazzo “Siamo di fronte ad un bilancio farlocco, con un’evasione tributaria gravissima ed allarmante. Il recupero su evasione di Ici ed Imu è stata attorno all’1,49%, mentre 4 siracusani su 10 non pagano la Tari, e dell’evaso si recupera il 60%. Questo dà luogo ad una sperequazione tributaria, peraltro rilevata dai revisori, che suggeriscono infatti un’imposizione più equa per assicurare un maggior introito. Infine i residui attivi, che ammontano a circa 156 milioni: esistono possibilità concrete di recupero o sono solo scritti sulla carta?”.

Un giudizio positivo all’operato dell’Amministrazione è venuto dal vice presidente del Consiglio, Giuseppe Impallomeni, per il quale il bilancio ha risentito della “Diminuzione dei trasferimenti, della vicenda Open Land, e del pagamento di debiti fuori bilancio degli anni precedenti. Ma va dato atto alla Giunta di avere attuato accantonamenti importanti, di avere avviato una politica di recupero che però d’ora in avanti deve essere ancora più incisiva”.

 

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