Ancora pochi giorni con i vecchi prezzi e poi dal 1° di gennaio 2024 per entrare nei Musei e Parchi archeologici siciliani il biglietto costerà di più. L’aumento del 30% è stato deciso dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato. Ma vediamo come aumenteranno i biglietti nei vari musei e parchi dell’Isola. 

A Marsala il Museo Baglio Anselmi di Marsala passerà da 4 a 10 euro. Il Parco Archeologico di Segesta costerà 14 euro invece di 6 e stessa cosa per il Parco archeologico di Selinunte. A Mazara il museo del Satiro Danzante passa da 6 a 8 euro.

Ad Agrigento la Valle dei Templi e a Taormina il Teatro Antico passeranno dai 10 euro fino a 14 euro. Stessa cosa per la Villa Romana del Casale. La galleria Abatellis a Palermo il costo del biglietto passa da 8 a 10 euro.

Il decreto da parte dell’assessore Scarpinato era stato firmato l’11 ottobre scorso introducendo gli aumenti. L’assessore non aveva informato il presidente della Regione, Schifani che, a sua volta, era stato raggiunto dalle proteste di tour operator e associazioni dei consumatori. In particolare i primi avevano lamentato il fatto di aver acquistato da mesi, ai vecchi prezzi, migliaia di biglietti da sfruttare nel 2024. È la classica operazione che serve a creare pacchetti turistici da vendere poi per la stagione successiva. Il decreto di Scarpinato avrebbe costretto i tour operator a rivedere i prezzi di questi pacchetti e perfino a chiedere integrazioni per quelli già venduti.

Aumenti il 1° gennaio  – Schifani aveva chiesto ed ottenuto la sospensione dell’aumento, poi dato delle direttive all’assessore per mitigare l’effetto degli aumenti sulla prossima stagione turistica e alla fine chiesto all’assessore di prevedere l’entrata in vigore degli aumenti in primavera. Ma Scarpinato ha tenuto l’originaria previsione, e i biglietti così aumenteranno da lunedì 1 gennaio. 

Il decreto firmato da Scarpinato prevede una sorta di moratoria per chi ha già acquistato biglietti o lo farà nei prossimi cinque giorni: «Restano salve e impregiudicate le tariffe per gli operatori turistici che abbiano acquistato o acquistino biglietti entro e non oltre il 31 dicembre per la propria programmazione annuale».

L’assessore, in pratica, ha confermato per intero i prezzi (e dunque gli aumenti) già previsti a metà ottobre. Il provvedimento è forte di un parere del Comitato per i biglietti, che era stato formato la scorsa primavera e che aveva già formulato la prima versione del nuovo tariffario. Secondo Scarpinato «anche prevedendo un aumento medio del 30%, le tariffe d’accesso ai luoghi della cultura rimarrebbero comunque al di sotto delle tariffe praticate presso i siti nazionali raffrontabili per tipologia». In sintesi, secondo l’assessore ai Beni Culturali la Regione starebbe prevedendo aumenti inferiori a quelli che sarebbe naturale introdurre sulla base dei trend nazionali.

Gli altri aumenti. Per l’area archeologica di Morgantina  ci vorranno 6 euro invece di 4 e per il museo di Aidone (in cui si trova la Venere) altri 8 euro invece di 6.
A Palermo, Abatellis a parte, visitare San Giovanni degli Eremiti costerà 8 euro invece che 6. E lo stesso aumento è previsto per il chiostro di Monreale. Per il Castello della Zisa e per il museo Salinas si spenderanno 8 euro invece di 6. Da 6 a 8 euro pure il ticket per il museo di Palazzo D’Aumale a Terrasini.

A Palermo saranno a pagamento anche siti che sono sempre stati gratuiti (e lo saranno fino a domenica): per la Palazzina Cinese si spenderanno 4 euro e la stessa cifra per il Villino Florio e per gli scavi archeologici di Monte Iato. Per il Castello a Mare il ticket di ingresso passerà da 2 a 4 euro.

Per entrare al museo di Messina si pagheranno 10 euro invece degli 8 attuali. Per l’area archeologica di Tindari 8 invece dei 6 abituali. Il Teatro Antico di Taormina, come detto, costerà 14 euro invece di 10. A Siracusa per la Galleria Bellomo si spenderanno 10 euro invece di 8. Per il Castello Maniace 6 invece di 4. Il museo Paolo Orsi è l’unico in Sicilia che non subirà aumenti e, dunque, sarà ancora visitabile per 10 euro. Mentre l’area che comprende la Neapolis, il Teatro Greco e l’Orecchio di Dioniso costerà appena 50 centesimi in più: da 13,5 a 14 euro.

Nel 2022, secondo i dati dei Beni Culturali siciliani, le visite nei luoghi della cultura sarebbero tre milioni e trecentomila, quasi il doppio rispetto al milione e settecentomila del 2021, anno caratterizzato dalla pandemia. Quello con più visitatori sarebbe il Parco Naxos di Taormina con 844mila visitatori. Al secondo posto il parco della Valle dei Templi con 809mila visitatori e terzo il parco di Siracusa con 764mila visite. Segue la villa Romana di Piazza Armerina con 253mila visitatori, poi, parchi di Selinunte con 252mila e quello di Segesta con 239mila utenti nel 2022. 

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