Chi sono le persone disabili in Sicilia? Quali sono i servizi di assistenza a loro destinati? Chi si occupa di loro e quando spetta l’assistenza domiciliare? Sono domande a cui è complesso fornire una risposta ma cerchiamo di fare chiarezza e sapere quali sono bonus, agevolazioni e servizi di assistenza per chi si trova a vivere quotidianamente le conseguenze di una vita “limitata” a casa, a lavoro, a scuola, nella vita privata come in quella sociale. E per chi, come un familiare o una persona che occupa un ruolo informale di cura, supporto e di vicinanza e che è partecipe dell’esperienza di malattia del malato e che si impegna, quindi, nelle attività quotidiane di cura della persona. Stiamo parlando dei caregiver.

Ecco quali sono le ultime notizie, opportunità, agevolazioni che riguardano i disabili e caregiver in Sicilia.

L’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha stanziato 27 milioni e 100 mila euro per i servizi di assistenza in favore degli alunni con disabilità delle scuole superiori di secondo grado in Sicilia.

Le Città metropolitane e i Liberi consorzi comunali, delegati a fornire i servizi, avevano già rappresentato la necessità di ulteriori risorse per garantire l’assistenza fino alla conclusione dell’anno scolastico.

L’intero importo verrà assegnato alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi comunali sulla base del numero di alunni disabili assistiti nel corrente anno scolastico.

Sono diversi gli aiuti e le agevolazioni attualmente disponibili per disabili e, in alcuni casi, si traducono in agevolazioni fiscali per spese generiche e specifiche, bonus elettrico, agevolazioni per spese per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, agevolazione Iva al 4% per acquisto auto per disabili, Disability Card e bonus tiroide.

Sono complessivamente 12.171 i disabili gravissimi in Sicilia ai quali è stato pagato l’assegno di cura. In particolare, a Caltanissetta è stato erogato l’assegno a 912 persone, a Palermo sono stati emessi mandati di pagamento per 2.360 aventi diritto, mentre a Trapani sono 1.346 i gravissimi che hanno ricevuto il trasferimento monetario. A Messina i beneficiari sono in totale 1.814 mentre ad Agrigento sono stati saldati in 1.043. A Siracusa, Enna e Catania sono state corrisposte le somme rispettivamente a 704, 447 e 3.000 disabili gravissimi, mentre a Ragusa quelli censiti sono 545.

In Sicilia esiste “l’assegno di cura” per i disabili, istituito nel 2017 come compensazione delle carenze dei servizi socio-sanitari e assistenziali.

Nell’Isola le domande per ottenere l’assegno di cura vanno presentate presso l’Azienda Sanitaria Provinciale. L’importo dell’assegno varia in relazione ai parametri dell’ISEE. Rientrano tra i disabili gravissimi coloro che possiedono i requisiti di cui all’art. 3 del D.M. 26 Settembre 2016 (link). Le istanze possono essere presentate presso il Distretto Sanitario di competenza territoriale nelle sedi sopra indicate.

Bisogna allegare alla domanda:

  • Invalidità civile (100% con indennità di accompagnamento) verbale di legge 104/92 comma 3 art. 3 e se già
  • in possesso del certificato dello specialista che attesta che le condizioni del disabile rientrano nell’art. 3
  • comma 2 del D.M. 26/09/2016, è consigliabile allegarlo altrimenti si dovrà comunque produrre al momento
  • della verifica da parte della commissione nominata a valutare le istanze.
  • Attenzione: Devono fare domanda soltanto coloro i quali non hanno mai presentato l’istanza o coloro i quali,
  • non essendo stati riconosciuti soggetti con disabilità gravissima, hanno avuto un aggravamento delle
  • condizioni di salute e adesso rientrano in tale categoria.

L’Assistenza domiciliare integrata (Adi) in Sicilia

L’Assistenza Domiciliare Integrata è una forma di assistenza rivolta a soddisfare le esigenze quasi esclusivamente degli anziani, ma anche dei disabili e dei pazienti affetti da malattie cronico-degenerative in fase stabilizzata, parzialmente, totalmente, temporaneamente o permanentemente non autosufficienti, che necessità di un’assistenza continuativa, che può variare da interventi esclusivamente di tipo sociale (pulizia dell’appartamento, invio di pasti caldi, disbrigo di pratiche amministrative) ad interventi socio-sanitari (supporto psicologico, attività riabilitative, assistenza infermieristica, interventi del podologo, etc).

L’obiettivo è consentire all’ammalato di rimanere il più a lungo possibile nel conforto di casa propria e diminuendo notevolmente, in questo modo, anche i costi dei ricoveri ospedalieri inessenziali.

Come si fa richiesta

La richiesta di presa in carico può essere presentata all’ASP dal medico di famiglia, dall’ospedale, dal Comune. Questa viene esaminata dalla Unità Valutativa Multidimensionale (UVMD), composta da diversi specialisti: un geriatra o un internista, un infermiere, un terapista, un assistente sociale e dal medico di medicina generale che ha in cura il paziente (responsabile del trattamento).

L’UVMD predispone una scheda di valutazione (SVAMA) per definire i bisogni sanitari e sociali emersi dalla valutazione effettuata.

A questo punto è possibile stabilire il “PAI” (Piano di Assistenza Individuale) e il servizio viene fornito all’ammalato o direttamente da parte della AUSL o dalle Associazioni ONLUS ritenute idonee.

Alcune tipologie di ADI attivate sono prevalentemente di tipo Geriatrica e Palliativa, pazienti con deterioramento capacità mentali, malattie progressivamente invalidanti. Il periodo di trattamento in media per l’ADI geriatria è calcolabile in 80 giorni e per l’ADI palliativa di circa 60 giorni. Il costo sanitario “medio pro-capite” per una assistenza in ADI è attestabile a 1.400,00 euro circa.

 

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