Continuano incessanti i servizi di prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti che l’Arma dei Carabinieri effettua costantemente, soprattutto in prossimità dei week-end, presso i luoghi di aggregazione dei giovani ove la cosiddetta “movida” è più sentita. Quale scenario più adeguato a tale attività è stata l’isola di Ortigia ove più alta è la concentrazione di locali destinati ad accogliere le migliaia di giovani e non, residenti e turisti, che affollano le vie del centro storico per trascorrere la serata. Obiettivo dei militari della locale Stazione Carabinieri di Ortigia, con la collaborazione dI una unità cinofila dei Carabinieri fatta giungere dal Nucleo di Nicolosi (CT), è stato un noto pub, ubicato nella rinomata piazzetta San Rocco, gestito dalla giovane  Catherine Cortese, siracusana 26enne, la cui attività illecita non ha potuto sottrarsi al fine olfatto di un esemplare di razza Labrador, di nome Ivan, che costituisce, unitamente al conduttore, l’unità cinofila Carabinieri intervenuta, che è riuscito a rilevare l’odore degli stupefacenti che proveniva dall’interno di uno zainetto di pertinenza della ragazza. Esso conteneva diversi involucri contenenti complessivamente poco più di gr. 12,00 di marijuana, gr. 1,50 circa di hashish, e gr. 1,00 di efedrina, una droga simile per gli effetti alla cocaina e denominata “MDM”, nonché un tritaerba per il confezionamento di “spinelli”, il tutto, molto probabilmente, messo a disposizione per la “clientela più esigente”. Alle operazioni eseguite presso l’esercizio commerciale, come da prassi operativa, seguiva un’accurata perquisizione anche presso il domicilio della CORTESE ove, sempre con l’ausilio del cane antidroga IVAN, si rinvenivano ulteriori gr. 90,00 circa di marijuana, una pianta di canapa indiana, coltivata sul balcone di casa, nonché due bilancini di precisione e materiale atto al confezionamento di dosi ed alla coltivazione della particolare “erba”. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro per essere inviato al laboratorio di analisi sostanze stupefacenti per i previsti accertamenti volti a rilevare la tipologia ed il principio attivo della droga, mentre la giovane, espletate le formalità di rito, è stato sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.

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