Si è svolta oggi anche a Siracusa la parata per la festa della Repubblica. Un lungo percorso da quel 1946 che affidò all’esito referendario la nuova struttura dello Stato. Da quel giorno le celebrazioni del 2 giugno, avvicinando le Istituzioni alla collettività e stimolando il sentimento di appartenenza ai valori più nobili, ricordano i principi fondanti della Nazione e della sua grande civiltà. I principi di democrazia, di libertà e di solidarietà sociale sanciti dalla nostra carta costituzionale attraverso il suffragio universale e il voto alle donne hanno reso libero il nostro Paese.

“E piace ricordare – ha detto il sindaco Garozzo – , in questa occasione, il contributo di idee e di azioni che le donne impegnate nelle Istituzioni hanno dato alla crescita della Repubblica. Stiamo vivendo  una crisi difficile per superare la quale occorre un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte: per conseguire questo risultato, dalle donne, dal ruolo che hanno ricoperto in passato e dalle responsabilità alle quali sono state successivamente chiamate nel corso di questi 70 anni, possiamo trarre un grande insegnamento”.

 

“Questi – aggiunge – devono rimanere i nostri valori, nonostante le tensioni di quest’ultimo anno; nonostante la disaffezione che allontana la gente dalla politica; nonostante i tentativi di delegittimazione dello Stato e delle sue Istituzioni; nonostante, infine, le turbolenze dei mercati e la vicenda dell’immigrazione che vorrebbero mettere in discussione l’impalcatura stessa dell’Unione Europea. Ecco perché quella di quest’anno è una Festa della Repubblica che deve lanciare lo sguardo anche sulla grande Nazione Europa che ci ha assicurato benessere, stabilità e sicurezza. Conquiste che alcune spinte vorrebbero mettere in discussione, e con esse anche quella pace della quale il vecchio Continente ha goduto per tanti decenni.

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