I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto Domenico Agati, siracusano, classe 1979, pescatore, con precedenti di polizia per violazioni della normativa sulle armi, poiché individuato quale responsabile del ferimento di un uomo sottoposto agli arresti domiciliari. Nella notte tra il 21 e il 22 luglio si è presentato alla porta d’ingresso di un’abitazione sita in viale Algeri, a volto travisato da casco ed armato di una pistola cal. 7.65; dopo aver suonato, ha atteso che la porta venisse aperta e, avuta al suo cospetto la vittima, le ha dapprima puntato la pistola al viso per poi abbassare l’arma e sparare un colpo che l’ha attinta al ginocchio destro. Compiuta l’azione delittuosa l’uomo si è dato a repentina fuga a bordo di uno scooter. Immediato l’intervento dei Carabinieri di Siracusa che, in ogni loro componente, hanno avviato una serrata indagine per individuare l’autore del reato, conclusasi con l’arresto dell’uomo.

Per risalire all’identità dell’autore, i Carabinieri si sono basati sulle poche informazioni fornite dalla vittima, che sentita nell’immediatezza del fatto dopo essere stata dimessa dall’Ospedale “Umberto I”, ha dichiarato di non conoscere l’autore del ferimento, fornendo al contempo alcune indicazioni sulla sua corporatura, sui vestiti indossati e sul modello di scooter utilizzato per la fuga. Proprio grazie a questi elementi e ad un minuzioso lavoro di analisi delle telecamere cittadine e private, i Carabinieri di Siracusa sono riusciti ad individuare il tragitto di fuga utilizzato da Agati ed ulteriori dettagli del mezzo, ponendosi alla sua ricerca. Ricerca conclusasi proprio nei pressi di viale Tica, allorquando una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha notato uno scooter somigliante a quello ricercato, parcheggiato dinanzi un esercizio commerciale. L’attenzione dei militari è stata ancor più carpita quando il proprietario dello scooter ha raggiunto il mezzo e, forse per il nervosismo, ha avuto qualche difficoltà a rimetterlo in moto. Condotto in caserma per gli accertamenti è stato crollato ammettendo le sue responsabilità e riconducendo il gesto al fatto di voler intimidire l’arrestato domiciliare affinché si attivasse per fargli riottenere un cellulare rubato giorni addietro ad un suo conoscente. Curiosamente, la maglietta utilizzata dall’aggressore e descritta ai Carabinieri dalla vittima è la stessa indossata nella foto della patente di guida con cui Agati è stato generalizzato; su questa maglietta, rinvenuta in casa di Agati saranno espletate verifiche tecniche, al pari del casco, per accertare i residui di polvere da sparo. Riguardo l’arma utilizzata per il ferimento, l’arrestato ha riferito di essersene liberato subito dopo aver compiuto il gesto gettandola in mare. Le ricerche, nel punto indicato dall’arrestato ed in altri possibili luoghi individuati dai Carabinieri, hanno sinora dato esito negativo. Agati è stato condotto in carcere a Cavadonna

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com