Ombre e dubbi legittimi sull’applicazione della differenziata, in particolare sul servizio, o meglio disservizio, degli ingombranti, che fino a pochi giorni fa si diceva persino sospeso.Mentre è in vigore un’ordinanza punitiva sulla spazzatura, che obbliga il cittadino a fare la raccolta differenziata, per gli ingombranti, ovvero i rifiuti più voluminosi, allo stato attuale, nonostante i proclami, non è in funzione il ritiro a domicilio. Contattando il numero verde, il cittadino è infatti invitato paradossalmente ad abbandonare l’ingombrante accanto al cassonetto, seppur previo rilascio di un codice e  di una scheda. Saranno gli stessi operatori, in base alle diverse zone della città, con tempistiche non sempre “tempestive”, a ritirare l’ ingombrante (divano, frigorifero o materasso che sia), che nel frattempo rimane a fare bella mostra di sé in luoghi sparsi della nostra città e questo con l’avallo del Comune.  Ci si chiede come sia possibile affermare che la differenziata abbia valore precipuamente educativo per i cittadini se essa rappresenta poi nei fatti di per se stessa un paradosso: da un lato si obbligano i siracusani alla raccolta differenziata, pena l’irrogazione di multe salate e sanzioni, dall’ altro agli stessi cittadini si impartiscono disposizioni palesemente contraddittorie e fuorvianti, oltre che dannose per l’igiene ed il decoro urbani.

Carmen Perricone – coordinatrice Progetto Siracusa

Salvo Sorbello – cons. comunale

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