E’ diventato legge il decreto Salva Lukoil, dopo il sì della Camera che fa seguito al via libera del Senato. In questo modo, lo Stato eserciterà la Golden power sulla compravendita delle due raffinerie che passeranno dalla Litasco, la società italo-svizzera nell’orbita russa al fondo cipriota Goi energyI destini dello stabilimento di Priolo riguardano anche 10mila famiglie della zona del siracusano. Tremila sono i dipendenti diretti, altri 7mila quelli dell’indotto.

La Golden power è un istituto che conferisce al Governo la facoltà di porre condizioni o veti in caso di tentativi di acquisto “ostile” da parte di una società estera di un’azienda italiana strategica o attiva in un settore ritenuto fondamentale. In sostanza, l’affare, il cui closing è previsto entro il mese si marzo, sarà sotto osservazione da parte del Governo, come chiedevano i sindacati temendo una vendita che avrebbe potuto recare danno al territorio, ai circa 8 mila lavoratori del Petrolchimico, tra diretti ed indotto, oltre alle imprese locali.

Il ministro Urso

”Soddisfazione per la larga maggioranza sul provvedimento strategico che definisce la politica industriale nel perimetro del golden power”. Ad esprimerla il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo il via libera definitivo al provvedimento approvato dalla Camera che “garantisce tra l’altro la continuità produttiva dell’impianto ex Isab di Priolo”

“Salvato il Petrolchimico” per Fratelli d’Italia

“E’ legge il cosiddetto decreto Salva Lukoil, un provvedimento che ha permesso l’immediato salvataggio della raffineria di Priolo, gruppo Lukoil e ha garantito la continuità operativa della sede siciliana, con un indotto di circa 10mila persone” afferma il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Ciancitto.

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