La situazione del Libero Consorzio di Siracusa è drammatica. Salvare l’ente di via Roma sarebbe una missione impossibile a giudizio del presidente della commissione bilancio all’Ars Vincenzo Vinciullo. II 13 dicembre infatti chiuderà la tesoreria e, visto che è ancora tutto in alto mare a Palermo, garantire gli stipendi arretrati ai lavoratori diventa impresa a dir poco complicata. Il Libero Consorzio di Siracusa che, con Ragusa ed Enna è quello che in Sicilia sta peggio, avrebbe dunque i giorni contati.
L’attuale mancanza di risorse dell’ex Provincia di Siracusa sarebbenda addebitare al prelievo forzoso dello Stato operato per il riequilibrio della finanza locale. Per potere chiudere l’anno al Libero Consorzio di Siracusa servono 9 milioni per pagare gli stipendi da giugno a dicembre ai 532 dipendenti; 3.150.000 per Siracusa Risorse, altri 483.000 euro per l’accantonamento delle ultime mensilità dell’anno per i mutui e altri 3.883.000 per coprire le anticipazioni effettuate dalla Tesoreria per gli stipendi di marzo, aprile e maggio scorsi.
«E’ una partita importante. Stiamo cercando di evitare il default perchè – ha detto il deputato regionale Marika Cirone Di Marco – sarebbe un dramma di proporzioni enormi»

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