Il Mediterraneo un luogo per la storia, tante storie per un luogo” è stato il titolo del convegno tenutosi ieri pomeriggio, nei saloni della Camera di Commercio di via Duca degli Abruzzi 4 a Siracusa Il momento di confronto è stato organizzato dalla Direzione nazionale settore cultura dell’Aics in collaborazione con il Comitato regionale e l’Assessorato Turismo- sport e spettacolo della Regione Sicilia. Un parterre di grande spessore per l ’evento, moderato dal responsabile nazionale del settore Cultura dell’Aics, Liddo Schiavo. Presenti infatti il Vice direttore Scuola di Specializzazione Beni Archeologici Università di Catania, Maria Rita Sgarlata, il Direttore Coordinamento dei Comuni Unesco, Paolo Patanè e il Soprintendente del Mare Regione Sicilia, Sebastiano Tusa. Il convegno rientra nell’ambito della tre giorni di manifestazioni tenutosi nella nostra e che hanno avuto quale motivo dominante il Mediterraneo come rete di comunicazioni fra i popoli. “ Bisogna guardare al Mediterraneo con uno sguardo al passato , ma anche al futuro – ha affermato Maria Rita Sgarlata – è un mare che continua a far parlare di se, crocevia di popoli e civiltà. Da oltre 20 anni registriamo flussi di persone che scappano dalle proprie case e sfidano il Mediterraneo alla ricerca di un posto più sicuro. Non dovrà mai venire meno la cultura dell’accoglienza, malgrado l’indifferenza del resto dell’Europa” Paolo Patanè si è intrattenuto sul ruolo strategico e la sua funzione. “ Il Mediterraneo è il mare dei mari- commenta il Direttore del Coordinamento dei Comuni Unesco- legato ai miti e ai suoi storicismi. Esso è il ponte fra Occidente ed Oriente e deve essere considerato come un mare “cerniera” e non di frontiera. Bisogna riscoprire la sua centralità tenendo presente il ruolo che ha avuto nei secoli fra Europa, Africa e Asia”. Un laboratorio dove l’uomo è riuscito ad imporsi, perché il Mediterraneo è anche un mare che unisce. “ Non si può fare a meno del Mediterraneo, malgrado i tanti problemi attuali – ha affermato Sebastiano Tusa- l’idea che ne abbiamo è complessa, ma è un maree unico dovuto al fatto che l’uomo in questo bacino ha espresso il proprio talento a livello planetario. Il Mediterraneo è un mosaico di popoli- ha continuato il Sovrintendente del Mare della Regione Sicilia- e per questo motivo è unico. Bisogna tutelarlo, bisogna evitare le cementificazioni delle nostre coste e le trivellazioni. Salvaguardare la sua storia è un dovere di tutti”.
Grande consensi all’antico mercato di Ortigia, per lo spettacolo “ Ritorno infelice” di Giuseppe Cascio e Liddo Schiavo, antologia letteraria e musicale sull’influenza dei poeti siculi-arabi e della cultura araba sul mondo occidentale. Lo spettacolo ha visto anche la partecipazione di Francesco Di Lorenzo, del quartetto di musica etnica Ramzi Harrabi, delle danzatrici mediorientali Ransie Garfi e Gary Jamilah, del folk singer Tonino Bonasera e i suoi solisti, Maurizio Battista e della pittrice Valentina Sammito.
Stasera al quartiere Mazzarona alle ore 20,30, la Compagnia stabile Assai di Rebibbia con i protagonisti del film dei fratelli Taviani “ Cesare deve morire”, porterà in scena lo spettacolo teatrale- musicale “ Scusate se so nato pazzo” di Antonio Turco e Cosimo Rega con la sceneggiatura di Paolo Mastrosanto.
Lo spettacolo verrà replicato domani 14 agosto alle 21,30 a Largo 25 luglio (tempio di Apollo). La stessa location ospiterà stasera alle ore 22, il concerto di musica popolare dei Cantu Novu.

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