Un passo deciso contro i reati ambientali. Il Comune di Noto ha aderito ad un progetto rivoluzionario di monitoraggio “dal cielo” per preservare la bellezza del territorio e contrastare i reati ambientali.

Le CFA (Criminal Focus Area) sono identificate come le zone in cui si verificano variazioni quali- quantitative degli elementi territoriali indicativi di attività criminose, inibenti lo sviluppo economico-sociale, come discariche abusive, sversamenti, baraccopoli collegate al caporalato e manufatti abusivi.

L’obiettivo del progetto Criminal focus area (Cfa), realizzato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e sviluppato sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’Interno, servirà a contrastare i fenomeni criminali connessi alle attività produttive con strumenti tecnologici avanzati ed innovativi.

Per la Regione Sicilia è stato attivato un sistema di monitoraggio e salvaguardia, grazie a un finanziamento da quasi 31 milioni di euro del Pon Legalità, per un importante progetto di videosorveglianza sull’intero territorio regionale.

Il “Sicily Cyber Security” ha previsto l’implementazione di soluzioni tecnologiche per il monitoraggio delle aree a maggior tasso di episodi di illegalità al fine di creare le condizioni di un controllo diffuso e capillare del territorio, con specifico riferimento alle aree industriali e rurali e per prevenire e contrastare i fenomeni criminosi a danno di aree naturalistiche di interesse collettivo.

L’Amministrazione netina, guidata dal sindaco Corrado Figura, svilupperà il controllo con gli organi di Polizia che potranno utilizzare infrastrutture informatiche. Questi controlli si basano su immagini aerofotografiche scattate ogni anno sul territorio interessato, consentendo di identificare delle zone critiche da monitorare costantemente.

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