“Inseminare” le nuvole e provocare piogge artificiali. Questa la proposta presentata al governo regionale e contenuta in una mozione di Giuseppe Catania, deputato all’Ars di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Attività Produttive. “Tra le misure previste per contrastare la siccità in Sicilia sia utilizzata anche la stimolazione artificiale delle piogge, tramite la tecnica del “cloud seeding“. 

Il “cloud seeding“ (inseminazione delle nuvole) è basato sulla diffusione di getti di ioduro d’argento o di ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido) all’interno di determinate nuvole, attraverso l’uso di aerei appositi o tramite cannoni da terra.

“Grazie alle nuove tecnologie è possibile usare anche palloni aerostatici o droni che garantiscono maggiore efficacia e costi operativi più contenuti – sostiene il parlamentare regionale – Ad aziende che offrono servizi di questo tipo ricorre da tempo il governo degli Emirati Arabi Uniti, un paese molto poco piovoso. La richiesta è aumentata anche negli Stati Uniti occidentali e in Messico“.

Sulla questione interviene il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo che sul proprio profilo facebook dichiara: “Miopia, menefreghismo per le generazioni future, sciacallaggio naturale, idiozia. Per decenni la Sicilia, o almeno parte di essa, è stata assetata da chi sull’acqua ci ha fatto un business privato. La Regione si è ben guardata dal fare investimenti seri nel settore idrico e nelle infrastrutture necessarie a scongiurare i rischi legati ai potenziali periodi siccitosi. Poi, in barba al referendum popolare che dava un chiaro indirizzo rispetto all’acqua pubblica, si è deciso di reintrodurre i privati nella gestione di questa fondamentale risorsa NATURALE.

Adesso si vogliono pagare potenzialmente milioni di euro per inseminare le nuvole e far piovere acqua che deriva dalla combinazione di prodotti chimici. Io credo che la popolazione vada informata seriamente su questa proposta e su quello che ne potrebbe derivare, perché adesso si sta realmente esagerando. Sul tema non abbasseremo la guardia per un solo secondo e se si pensa che con lo spauracchio della siccità si vogliono introdurre tecniche discutibili, si sta facendo realmente un buco nell’acqua.

E poi, vorrei ricordare a chi propone, che in ogni caso ci vogliono le nuvole, che per tutto l’inverno si sono viste proprio poco. ATTENZIONE, PERCHÉ LA PEZZA È PEGGIO DEL BUCO“.

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