Una processione, quella di Santa Lucia, lunga 6 ore. E’ durata piu del solito dato che il simulacro, uscito poco prima delle 16, è arrivato nella basilica della Borgata intorno alle 22. E come sempre, Siracusa si è fermata per abbracciare la sua Patrona. In strada migliaia di fedeli, che hanno accompagnata i portatori nel tragitto che separa la cattedrale dalla chiesa di Santa Lucia fuori le mura. Prima dell’inizio della processione, consueto discorso dell’arcivescovo monsignor Salvatore Pappalardo dal balcone dell’Arcidiocesi. Accanto a lui il neo arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, e padre Massimo Di Natale, ex parroco di Belvedere, da poco trasferito alla Basilica Madonna delle Lacrime. Il presule ha parlato, ancora una volta, delle virtù della Patrona di Siracusa, soffermandosi, subito dopo, sul momento di crisi che sta attraversando la città. Ha sferzato la classe politica chiedendole di impegnarsi di piu per le tante situazioni di disagio e povertà che vive la città. . Ha chiesto interventi concreti e risposte, soprattutto sul tema della disoccupazione, <<un dramma – ha detto – che continua ad impoverire una città sempre più ripiegata su se stessa. Santa Lucia ci esorta a risollevare il capo, vivendo la nostra fede come servizio e forma alta di carità, e lottando contro ogni forma di povertà, per la tutela della famiglia e di quanti vivono situazioni di sofferenza. Ci sprona a combattere per la giustizia sociale, per la sicurezza contro ogni forma di violenza, per l’accoglienza, la difesa dell’ambiente, per un nuovo progetto di politica socio economica che miri ad allontanare la piaga della disoccupazione. Tutto ciò – ha proseguito Pappalardo – non è più rinviabile e ad esso devono sentirsi chiamati per primi coloro che già si impegnano in politica, affermando di ispirarsi ai valori cristiani, e quanti desiderano dare il proprio contributo in questo senso. E’ necessario che tutti si assumano le proprie responsabilità a partire dall’impegnarsi a ripensare il quotidiano rapporto con le istituzioni e le leggi, espressione del bene comune, improntandolo alla lealtà e alla giustizia. .
Ad ascoltare le sue parole il sindaco, Giancarlo Garozzo, il vice sindaco, Francesco Italia e l’assessore alle politiche scolastiche, Valeria Troia, che hanno preso parte alla processione. All’arrivo del simulacro nella basilica del Sepolcro, frà Daniele Cugnata ha celebrato la messa.

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