Un gruppo di 545 migranti arrivato nel porto di Salerno a bordo della nave Chimera, 2 aprile 2015. ANSA/ CIRO FUSCO

Augusta è prima nella speciale classifica che vede lo scalo megarese quale primo porto d’approdo d’Europa ma è un primato che, secondo il segretario generale territoriale della Uil Siracusa-Ragusa-Gela, Stefano Munafò, non può certo essere salutato con soddisfazione. “Tutt’altro, anzi. Perché se pensiamo che nei primi giorni del nuovo anno sono già stati registrati 478 sbarchi ad Augusta è solo un fatto drammatico. Perché tutto ciò non porta lavoro e mette ancor più in ginocchio il nostro territorio. Ma il sindaco Di Pietro cosa fa? Mette a disposizione i propri volontari ma di tutto il resto, problemi del porto compresi, non si interessa. Abbiamo sollecitato interventi e incontri per le bonifiche ma continuiamo a parlare a vuoto, si continua a scaricare a mare ed è sempre una fogna a cielo aperto ma l’importante è sottolineare che siamo il primo approdo d’Europa”.

“Così non si va da nessuna parte – ancora Munafò – e se si vuole dare una sterzata a questo territorio occorre fare interventi per migliorarlo, non pensare solo a fronteggiare un fenomeno che invece ci sta distruggendo. Per gli sbarchi siamo il primo approdo, per tutto il resto Augusta è all’ultimo posto, perché è impensabile che dopo 26 anni e tante ipotesi di realizzazione di depuratori, oggi non si sia riuscito ancora a fare nulla”.

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