Il 65enne Francesco Zappulla  era il capo e la mente dell’organizzazione, il figlio Antonino di 32uno degli esecutori materiali degli scippi sugli anziani che avevano appena prelevato la pensione. La squadra mobile della questura di Siracusa ha sgominato un’organizzazione dedita ai furti negli uffici postali. L’operazione «Poste sicure 2« ha consentito di assicurare alla giustizia cinque catanesi che, a vario titolo, si sono resi responsabili di furto con destrezza e rapina. Le indagini sono cominciate subito dopo una rapina consumata il 10 giugno dello scorso anno nell’ufficio postale di viale Montedoro. In quella occasione un’anziana era stata  affiancata da un giovane che, dopo aver aperto lo sportello della macchina di sua proprietà, le aveva strappato la borsa, trascinandola sull’asfalto. Avvalendosi dei sistemi di videosorveglianza, installati in città, la squadra mobile aveva individuato lo scoter e l’autovettura usata dai malviventi per compiere la rapina. La banda ha raggiunto Siracusa per una seconda rapina il 20 aprile di quest’anno, ma in precedenza aveva operato a Riposto, Misterbianco e Taormina, seppur con altre persone (eccezion fatta per i due Zappulla).  In una circostanza il furto non era andato a segno a causa di un incidente.
Nel corso delle indagini è stato accertato che padre e figlio avevano rubato uno scooter a Taormina. Gli altri tre destinatari di ordinanza cautelarei sono Giuseppe Romano di 36 anni, Ottavio Roberto Questorino di 28 (già detenuti) Giuseppe Minutola di 20, già agli arresti domiciliari. Di fatto le porte del carcere siracusano di Cavadonna si sono aperte soltanto per Francesco ed Antonino Zappulla. capo-banda

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