”È essenziale invertire il trend dell’inverno demografico, che sta condannando anche la provincia di Siracusa. Allo stesso tempo si avverte la necessità di un risveglio nel mondo cattolico del desiderio di fare politica per il bene comune”.
Di questo si è parlato nell’incontro che l’arcivescovo, Francesco Lomanto ha avuto con il direttivo del Forum delle Associazioni Familiari di Siracusa, presieduto da Salvo Sorbello.
Il Forum riunisce movimenti e associazioni del mondo cattolico, con l’obiettivo di porre al centro del dibattito culturale e politico la famiglia come soggetto sociale.
Sono più di 50 le associazioni aderenti ed a Siracusa è attivo da diversi anni. Era presente anche Marco Fatuzzo, già sindaco di Siracusa, che ha preceduto Sorbello nella presidenza del Forum.
Salvo Sorbello ha voluto sottolineare che l’assetto delle comunità locali va ripensato a partire dalla famiglia, in quanto le città sono reti di famiglie, cioè reti di relazioni tra famiglie. La famiglia non solo è una risorsa, ma rappresenta l’occasione di dialogo con il resto della società. È essenziale che ci si occupi davvero di temi come la famiglia, la natalità, l’adozione e l’affido, la genitorialità, i social network e il loro
ruolo all’interno delle famiglie.
Sorbello ha pure insistito sulla preoccupante diminuzione della popolazione del capoluogo, che, perdendo in quindici anni 8mila residenti, conta ormai soltanto 116mila abitanti. Non solo: i siracusani sono sempre più anziani, con un’età media schizzata da 40 a 46 anni e una forte diminuzione del numero dei giovani rispetto agli ultra 65enni. Famiglia, denatalità, lavoro devono essere le priorità per tutte le
amministrazioni locali.
Durante l’incontro si è concordato sulla necessità che vengano attuate politiche di sviluppo per creare vere opportunità di lavoro. La loro mancanza scoraggia i giovani a formare nuove famiglie, con gravi ripercussioni sulla natalità e favorisce l’emigrazione. L’arcivescovo Francesco Lomanto, che era insieme a mons. Tito Marino, responsabile con i coniugi Salvatore e Maria Grazia Cannizzaro della pastorale diocesana della famiglia, ha sottolineato che “il futuro della presenza cristiana nella società di oggi dipende in buona parte dalla testimonianza che le famiglie cristiane sapranno dire o meno al mondo”.

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