Ha aggredito, prima verbalmente, con urla e linguaggio scurrile gli operatori dell’equipaggio del Servizio di Emergenza Territoriale, poi vi si è scagliata contro, facendoli rovinare per terra. A ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale Umberto I di Siracusa sono stati, questa volta, l’infermiera e l’autista-soccorritore intervenuti, lunedì sera dopo le 21.30, nella zona di viale Tunisi, per rispondere ad una allarmata richiesta di intervento. Ad aggredirli, secondo quanto si apprende, una delle tre donne dell’est Europa che avevano richiesto i soccorsi. All’equipaggio era giunta una segnalazione relativa ad una donna con problemi respiratori. Arrivati sul posto, avrebbero però riscontrato una situazione diversa, verosimilmente complicata da un presunto uso di sostanze alcoliche.
Mentre i due soccorritori tentavano di posizionare la donna sulla barella, è scattata l’aggressione. La stessa donna avrebbe scalciato con violenza l’infermiera e l’autista soccorritore per poi rifiutare il trasporto in ospedale, dopo l’arrivo anche di una Volante della Polizia.

“Ancora una volta – dice Tommaso Bellavia, dirigente del Siulp – assistiamo sgomenti all’ennesimo atto di violenza nei confronti di chi svolge professioni d’aiuto. Il Siulp da tempo ha iniziato una campagna di sensibilizzazione a difesa delle forze dell’ordine e di chi presta un servizio alla collettività (medici, infermieri, conducenti di autobus e di taxi, docenti, collaboratori scolastici e presidi) abbiamo promosso una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che punisce i violenti. Questi individui, certi di una totale impunità, si permettono di perpetrare ogni sorta di violenza contro chi rappresenta lo Stato“.

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