“I nostri figli stanno in classe con il giubbotto e la sciarpa. Una condizione inaccettabile, saremo costretti a non mandarli a scuola se non si provvede immediatamente“. Le segnalazioni dei genitori provengono dall’istituto comprensivo “Raiti“ di Siracusa e raccontano il disagio sofferto da alunni e insegnanti costretti a fare lezione al freddo e al gelo.

“Siamo stufi di essere presi in giro – protestano le famiglie- ci forniscono ogni volta una spiegazione diversa sulle ragioni che comportano il malfunzionamento dei termosifoni. La situazione resta, però, tale e quale e i nostri bambini sono fortemente infreddoliti. Non vorremmo che si arrivasse a verificare quanto purtroppo la cronaca ci ha raccontato in questi giorni, con i casi di ipotermia causata proprio dal freddo in scuole, anche con esiti irrimediabili”.

“In classe c’erano 9 gradi, ieri mattina – raccontano alcuni genitori – poi la temperatura è lievemente salita sino ad arrivare a 13-14 gradi. È inaccettabile che dei bambini debbano stare in aula con queste temperature. Ci auguriamo che il problema venga risolto al più presto”.

Secondo gli uffici del Comune di Siracusa, “la bassa temperatura dipenderebbe soprattutto dall’areazione dei locali“. Sarebbero le finestre aperte, quindi, la causa principale del freddo che permane all’interno della scuola. Tesi, però, respinta dalla stessa scuola che replica: “L’areazione è certamente assicurata, come previsto ma per pochi minuti, non certamente in modo tale da vanificare l’azione degli impianti di riscaldamento, se funzionanti”.

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