Ancora un nulla di fatto per la vertenza dei metalmeccanici del petrolchimico di Siracusa. Nell’incontro di ieri presso Confindustria Siracusa le posizioni tra le parti sono restate distanti. “Federmeccanica non ha modificato la sua linea – riferiscono Francesco Foti e Antonio Recano, rispettivamente segretario generale della Fiom Cgil Sicilia e segretario della Fiom di Siracusa – e non ci ha presentato una proposta per chiudere positivamente la trattativa”. Il braccio di ferro tra le parti va avanti da otto mesi. Dopo questa nuova fumata nera i sindacati hanno confermato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari. 

La controparte, riferisce la Fiom, si è impegnata a presentare una nuova proposta. “Noi – affermano Foti e Recano – puntiamo a rimettere al centro il lavoro: è necessario riscrivere le regole necessarie per salari giusti e per il miglioramento delle condizioni di lavoro, di salute, di sicurezza dei lavoratori metalmeccanici, contrastando precarietà, ricatti e sfruttamento. I lavoratori metalmeccanici – continuano – aspettano risposte. Occorre contrattare strumenti reali che garantiscano, senza mettere in discussione i diritti acquisiti, il superamento delle disparità economiche che dividono oggi i lavoratori, tra quelli assunti prima del 2014 a cui si applica il vecchio integrativo e quelli assunti dopo a cui non viene riconosciuto nulla. È questione – concludono – di diritto e di dignità“.

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