Verrà inaugurata venerdì 22 gennaio, alle ore 16,30, e potrà essere visitabile anche sabato 23 e domenica 24 , dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,00, una mostra di bambole a Villa Reimann, noto gioiellino siracusano
“L’idea – dichiarano gli organizzatori – è nata come omaggio all’UNICEF che quest’anno ha voluto realizzare, per la campagna delle vaccinazioni dei bambini, un meraviglioso calendario curato dalla Presidente del Comitato di Siracusa, Giuseppina Cannizzo. Scorrendo le bellissime immagini del calendario (che vi invitiamo a comprare con una modesta offerta) che raccontano anche la storia della bambola dalle prime realizzazioni in epoca preistorica ai nostri giorni, è stato facile immaginare una esposizione di bambole. Ma – spiegano gli organizzatori- non volevamo riferirci soltanto alle ”bambole belle”, piuttosto alle “nostre bambole”, quelle che ci hanno accompagnato negli anni della nostra infanzia e che abbiamo chiamato “bambole vissute”, quelle anche un po’ sciupate per averle tenute in mano troppo a lungo. E così abbiamo cominciato a chiedere alle amiche e alle conoscenti di prestarcele per una mostra. Le risposte sono state tutte entusiastiche ed affermative, così sono venute fuori dagli armadi o dalle scatole bambole dell’800 dai delicati visi di porcellana, del ‘900 e via, via fino alle epoche più recenti.
La mostra quindi prendeva corpo- raccontano- Ma dove farla? Bisognava trovare un luogo accessibile, adatto ad una esposizione e che avesse anch’esso una sua storia. Ci venne in aiuto lo scritto di Mirella Gibaldi nel suo Atto unico “ Miss Reimann”:
“Fiorisce il viale all’ombra dei limoni, la teoria delle erme indica la casa rosa, avvolta nel silenzio… Dormono su cuscini candidi di merletto bambole paffutelle”.
Ed ecco la scelta di villa Reimann, il luogo che amiamo e che vogliamo sempre più mettere in evidenza per le sue innumerevoli potenzialità, come “luogo del cuore” della nostra Città, perché tanto amato dalla sua proprietaria. Quindi oltre 100 “bambole paffutelle” aspettano di essere ammirate come testimoni del periodo più dolce della nostra vita, unici oggetti destinatari di un amore che dura oltre la stagione dell’infanzia.
Naturalmente tutto ciò è stato possibile – aggiungono gli organizzatori- grazie alla disponibilità del Presidente del Consorzio Universitario “Archimede”, Giuseppe Calvo che con squisita gentilezza ha acconsentito alla richiesta. Un ringraziamento sentito – concludono gli organizzatori – per averci permesso di esporre le loro bambole a: Mariella Lanteri, Cettina Bellomia, Agata Mascali, Rita Tropiano, Pina Cannizzo, Laura Alessi, Flavia Terranova, Fernanda Diamante, Rita Gallo, Amelia Marino, Gioia Pace, Caterina Rametta, Annalisa Romano e Dalila Lombardo”.

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