L’ultimo ricorso al Tar riguarda la richiesta di nominare un commissario ad acta per discutere il piano di lottizzazione pendente dal 2010. La Elemata, in totale, ne ha presentati 14 al Tribunale amministrativo regionale di Catania ma uno di questi è già stato cassato perché la Regione ha annullato la variante urbanistica del Comune di Siracusa, che era stata istituita qualche anno fa. La battaglia a suon di carte bollate tra l’amministrazione retta da Giancarlo Garozzo e la società del marchese Di Gresy prosegue.
<<Siamo abbastanza fiduciosi sul pronunciamento del Tar perché riteniamo di avere ragione – dice Giuseppe Macrì, portavoce di Elemata – Nel 2008 abbiamo sostenuto un investimento notevole, pari ad oltre 20 milioni di euro, per comprare i terreni in contrada Massoliveri da destinare alla costruzione di un albergo di lusso, nel rispetto del piano regolatore approvato poco prima dal Consiglio comunale. Dal 2010, subito dopo la presentazione del nostro piano di lottizzazione, si sono susseguiti pareri avversi all’iniziativa, con una variante urbanistica e l’avvio di una procedura per istituire una riserva. Per ogni azione contraria delle amministrazioni locali (Comune e Regione) ci siamo rivolti al Tar. Abbiamo chiesto l’annullamento della prima adozione del piano paesaggistico, del primo e del secondo vincolo di salvaguardia per l’istituzione di una riserva e per l’iscrizione della stessa riserva nell’elenco delle aree regionali di interesse naturalistico>>.

Elemata dunque non ci sta. Si sente, probabilmente, boicottata dal Comune. E’ la ragione per la quale ha presentato un atto di messa in mora al tribunale civile contro Palazzo Vermexio. Preannuncia un’azione risarcitoria, quantificando i danni in 113 milioni di euro. <<Non abbiamo ancora avviato la pratica per l’escussione del risarcimento – precisa Macrì – Attendiamo che il Tar ci convochi e si pronunci sull’argomento. Certo è che il nostro investimento è stato reale e non speculativo perché intendiamo, nel nostro piccolo, aiutare l’economia siracusana a crescere>>.

Bocche cucite dal Comune. L’assessore al contezioso Grazia Miceli non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’argomento mentre l’avvocato Pietro Mangiafico si è limitato a sottolineare <<come i tempi sono ancora lunghi. Quel che ci ha preso in contropiede – ha detto – è stato l’atto con cui la Regione ha annullato la delibera 118 sulla variante urbanistica, adducendo motivi legati al parere del Genio Civile. Riteniamo questa mossa molto strana – aggiunge – perché gli obiettivi dei due enti erano simili e riguardavano l’istituzione della riserva naturale. Contro questa decisione ci siamo rivolti al Tar, ritenendo illegittimo il decreto.

Sull’argomento è intervenuto anche Giuseppe Patti de I Verdi, il quale ha invitato il Comune <<a presentare istanza di fissazione d’udienza e a segnalare l’urgenza del ricorso con istanza di prelievo, per poter definire in tempi congrui il procedimento di lottizzazione della Elemata alla luce delle risultanze processuali e non sulla base del provvedimento regionale impugnato innanzi al giudice amministrativo, ma non ancora sospeso. Noi, come partito ambientalista – ha concluso Patti – ci riserviamo inoltre la facoltà di intervenire nel giudizio pendente avanti il Tar di Catania con una richiesta di sospensione in via cautelare, per la salvaguardia del territorio siracusano>>.

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