Palermo ha commemorato, ieri, i 40 anni dall’agguato in cui fu ucciso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa insieme alla moglie Emanuela Setti e all’agente di scorta della polizia Domenico Russo. Alle 9 è stato deposto un cuscino di fiori al busto dedicato al Generale, all’interno della caserma a lui intitolata, sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia, subito dopo seguito dal momento commemorativo nel luogo della strage, in via Isidoro Carini. Alle 10 è iniziata la Santa Messa nella Cattedrale di Palermo officiata dall’Arcivescovo Monsignor Corrado Lorefice e, a seguire, commemorazione con interventi con vari interventi. Invece, alle 11:30 c’è stata la deposizione di un omaggio floreale  sul cippo commemorativo in via Vittorio Emanuele da parte del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e dei bambini dei quartieri “disagiati” di Palermo. Era il 3 settembre del 1982 e una telefonata ai carabinieri segnalava una sparatoria con feriti in via Isidoro Carini a Palermo. Era un agguato.

Comandante Luzi: “Generale Dalla Chiesa un eroe della Repubblica”

Per il comandante generale dell’arma dei carabinieri Teo Luzi quella di oggi deve essere una giornata straordinaria per tutti gli italiani: “Tanti eroi – ha detto il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Teo Luzi, a lungo in servizio a Palermo negli anni Duemila come comandante provinciale – hanno fatto questa Repubblica importante, hanno salvato i principi della democrazia. Tra questi eroi c’è il il generale Dalla Chiesa. Oggi è una giornata importante, di ricordo, soprattutto un segnale per le nuove generazioni”.

Nando Dalla Chiesa: “Palermo fa parte di me”

Il ricordo di Nando Dalla Chiesa: “Il delitto di mio padre origine di tanta disperazione, non ha comunque mai intaccato la mia idea su Palermo. Qui ho vissuto i momenti più belli della mia giovinezza”.

“Certo, è una città dove, in certi periodi, per forza di cose, ho dovuto ‘guardarmi’ anch’io, facendo molta attenzione. Ma Palermo fa parte di me, mio nonno materno comandava la legione dei carabinieri dove ora mi trovo: sono tante le sensazioni belle che provo”.

Mattarella: “Da Dalla Chiesa lezione di vita”

Il presidente della RepubblicaSergio Mattarella, pur non potendo essere presente alla commemorazione, ha dedicato un ricordo all’ex prefetto di Palermo.

“La lezione di vita del Prefetto Dalla Chiesa, la memoria delle vittime di quel vile attentato – ha detto il Capo dello Stato  – vivono nell’impegno delle donne e degli uomini che nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione operano per la difesa della legalità, dei giovani che vogliono costruire una società più giusta e trasparente”.

“L’uccisione, quarant’anni or sono, del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e della moglie Emanuela Setti Carraro, il ferimento mortale dell’agente Domenico Russo, deceduto alcuni giorni dopo, gettarono Palermo, la Sicilia, il Paese intero nello sgomento. Ancora una volta la ferocia della violenza criminale mafiosa, in un crescendo di arroganza, non risparmiava un servitore della Repubblica né le persone che avevano l’unica colpa di essergli vicine“.

“Nel rendere omaggio al ricordo di quell’estremo sacrificio, – conclude il Presidente – rinnovo alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo la solidale vicinanza mia e dell’intero Paese“.

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