Ieri, presso i nuovi locali della Caritas, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Siracusa e l’Associazione Kolbe APS hanno presentato il primo Centro, per la città di Siracusa, di ascolto per autori di violenza di genere.
All’evento sono intervenuti i diversi rappresentanti della Prefettura, Questura, Comando Carabinieri, ASP, Comune, Polizia Postale, Ufficio di servizio sociale per i minorenni, progetto PrinS, Ass.ne Mareluce.
Il Centro di ascolto rappresenta un servizio per la Comunità e nasce per rispondere in modo nuovo ed integrato al problema della violenza di genere e colmare, per quanto possibile, l’assenza di servizi sul territorio siracusano dedicati a tale problematica. Per tale motivo sono state già avviate collaborazioni ed interlocuzioni con gli istituti di pena della provincia, con le Forze dell’Ordine, con l’ASP e con il Comune di Siracusa al fine di definire prassi e modalità condivise.
La costituzione del Centro rappresenta uno dei risultati previsti dal progetto “Mai…di nuovo” promosso dall’ULEPE di Siracusa, che si pone come duplice obiettivo l’attività di prevenzione secondaria, attraverso il contrasto della recidiva e l’attività di prevenzione primaria attraverso il lavoro presso le scuole, così come già realizzato presso il Liceo Scientifico O.M. Corbino.
L’accesso al Centro di Ascolto è a titolo gratuito e, ove richiesto, anonimo. Si può contattare il Centro attraverso il numero telefonico dedicato 320 848 7278.
Il Centro di ascolto, commenta Stefano Papa, Direttore dell’Ufficio di esecuzione Penale Esterna di Siracusa, rappresenta una risposta concreta al contrasto alla violenza sulle donne, nonché l’occasione per strutturare una rete in sinergia con tutti i servizi del territorio al fine di rafforzare procedure e strumenti
che consentano una preventiva ed efficace valutazione e gestione dei rischi di reiterazione e recidiva.
Mariarita Motta, Funzionario di servizio Sociale dell’ULEPE di Siracusa, sottolinea che il contrasto alla violenza di genere deve essere attuato non solo con azioni che tutelano la vittima, ma anche intervenendo sull’autore attraverso la presa in carico e l’inserimento in percorsi di recupero.
Il responsabile dell’Associazione Kolbe APS, padre Marco Tarascio, ribadendo l’importanza di questa collaborazione e del servizio offerto gratuitamente alla collettività, pone l’accento sulla necessità di prendersi cura dei soggetti che agiscono la violenza in quanto a loro volta possono essere stati “vittima” e quindi bisognosi di aiuto.

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