In Italia il sistema delle imprese vanta crediti ingenti nei confronti della Pubblica amministrazione e troppi sono i ritardi degli enti nel saldare i conti con i fornitori privati. E ciò, a maggior ragionier questo periodo di crisi internazionale, si trasforma in un handicap aggravato dal fatto che le imprese faticano a trovare credito e liquidità a causa degli elevati tassi di interesse. Il Governo ha accolto come impegno l’Ordine del Giorno presentato dal parlamentare nazionale di FdI, Luca Cannata, per cui valuterà l’opportunità di intervenire, con il primo provvedimento utile e compatibile con il quadro di finanza pubblica, allargando la platea dei contribuenti che potranno utilizzare l’istituto di compensazione.

“Puntiamo a incrementare l’importo  – spiega il deputato avolese – che le imprese potranno compensare dei propri crediti certi maturati nei confronti della P.A. con i debiti fiscali e contributivi che la stessa deve all’erario”.

Altro impegno accolto dal Governo con parere favorevole anche quello riguardante le Zes. Cannata ha chiesto di cambiare la soglia di investimento minimo (attualmente 200 mila euro) per garantire l’agevolazione per gli investimenti di miglioramento tecnologico alle piccole e medie imprese che non sono in condizione di poter effettuare investimenti compatibili con la Zona economica speciale unica.

“Un modo – conclude il parlamentare – per sostenere non solo le grandi ma anche le Pmi, che tra l’altro rappresentano la maggioranza di attività insistenti nel Mezzogiorno e che mantenendo alta la soglia vedrebbero impossibili numerosi investimenti”.

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