Siracusa 29 Ottobre 2018. Un patto tra parti sociali e enti locali per realizzare pienamente il
sistema integrato nella provincia di Siracusa voluto dalla Legge 328/2000. Ad auspicarlo è stato il
segretario generale della Funzione pubblica della Cisl di Siracusa e Ragusa, Daniele Passanisi, che
ha aperto l’incontro svolto giovedì scorso nel salone “Giulio Pastore” della Cisl in via Arsenale
alla presenza di Confcooperative, Legacooperative Sud, Associazione generale delle cooperative,
delle segreterie provinciali della Funzione pubblica di Cgil e Uil, rivolto anche alla deputazione
regionale presente con l’esponente del Movimento Cinque Stelle, Stefano Zito e del Pd Giovanni
Cafeo, con il vicepresidente dell’Anci Paolo Amenta. Un appuntamento rivolto in particolare ai
sindaci del territorio, a cui hanno preso parte solo i primi cittadini di Palazzolo Salvatore Gallo e
di Canicattini, Marilena Miceli e gli assessori alle Politiche sociali di Siracusa e Pachino,
rispettivamente Alessandra Furnari e Santina Baglivo. Al centro delle rivendicazioni delle
cooperative che svolgono l’attività socio assistenziale ci sono oltre 1 milione 600 mila euro vantati
dalle cooperative come crediti dai Comuni per servizi già espletati oltre a più di 2 milioni di euro
attesi dal Libero Consorzio. Risorse che se non riscosse rischiano di far fallire decine di imprese,
con la perdita di centinaia di posti di lavoro e l’interruzione di servizi fondamentali per anziani e
disabili.
“E’ pesata l’assenza dei sindaci dei comuni siracusani, presenti solo in minima parte nonostante
siano stati invitati tutti – ha rilevato il segretario generale della Funzione pubblica della Cisl di
Siracusa e Ragusa, Daniele Passanisi – Un’assenza che la dice lunga sugli interessi che si nutrono
nei confronti di un settore delicato come quello delle cooperative sociali. Come sindacato non
possiamo permettere che un intero settore formato da migliaia di lavoratrici e lavoratori possa
scomparire per l’inefficienza di un sistema di welfare che è ormai al collasso”.
Passanisi ha indicato quindi gli obiettivi che deve avere il documento condiviso tra cooperative e
parti sociali. “Occorre che tra enti locali e parti sociali si riesca a saldare una rete efficiente che
possa affrontare questa situazione – ha spiegato Passanisi – I Distretti socio-sanitari non sono in
grado di presentare progetti adeguati per la carenza di personale formato e per la mancata sinergia
tra attori istituzionali, terzo settore e sindacati. E’ indispensabile, quindi, indicare un percorso di
discontinuità rispetto al passato evidentemente fallimentare”. Continuità del servizio e del lavoro
degli addetti restano centrali secondo il sindacato. “L’obiettivo e la priorità della Cisl Fp –
conclude il Segretario – è quello sia di tutelare il diritto al lavoro per i lavoratori di questo settore
sia di tutelare le persone più deboli garantendo loro l’erogazione di servizi sociali più efficienti.
Per tali motivi abbiamo voluto prevedere un’azione partecipata di tutti gli attori interessati al fine
di approntare una piattaforma comune ed elaborare nuove strategie per evitare ulteriori fallimenti
che non indicherebbero più una via d’uscita”.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com