I cambiamenti climatici sconvolgono le campagne dove si registra un taglio del 10% della produzione di grano, mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno; in difficoltà anche i frutteti con le ciliegie in calo del 60% per l’alluvione che ha colpito la Romagna, ma anche per le piogge intense in Puglia e Campania. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti all’Assemblea nazionale presentata in occasione della grande ondata di calore che sta ustionando la frutta e verdura nei campi, tagliato del 10% anche la produzione di latte delle mucche stressate dall’afa ma anche delle uova. Secondo il primo monitoraggio della Coldiretti i danni sono a macchia di leopardo lungo la penisola, con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Dove si può si cerca di anticipare il raccolto, di diradare i frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di giungere a maturazione, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Ma le alte temperature ostacolano anche le operazioni agronomiche e di raccolta che devono essere sospese nelle ore più calde, mentre diventa impossibile lavorare nelle serre. L’ondata di calore africana, sottolinea la Coldiretti, è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023, segnato prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo, poi da un moltiplicarsi di eventi meteo estremi e infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Salvo Carnevale e Margherita Lo Presti eletti componenti della Segreteria regionale FILLEA I giovani della Diocesi di Noto a Lisbona per la Giornata mondiale della Gioventù col Papa