Ancora un’aggressione in carcere ad Augusta. Un detenuto ha mandato ko ben sei agenti di Polizia Penitenziaria. Per tre di loro è stato necessario il ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso. Prognosi di 40 giorni per il più grave, che ha riportato la rottura dello scafoide. Gli altri due se la sono cavata con prognosi di 3 e 6 giorni.

“Situazione oramai insostenibile”, lamenta il dirigente nazionale del Sippe, Nello Bongiovanni, anche lui coinvolto nell’aggressione. Gli agenti feriti sono stati raggiunti da una telefonata del vice provveditore di Palermo.
“Viviamo un momento difficile in quasi tutti gli istituti, ma alla casa di reclusione di Augusta, a nostro avviso, non ci sono più le condizioni per poter lavorare in serenità”, denuncia il sindacalista.

“Il Sippe si augura e spera ancora in un intervento risolutivo. Questa ennesima aggressione – conclude Bongiovanni – serva non per punire la polizia penitenziaria ma per comprendere che è necessario difenderla”.

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