Cosa sono gli anticorpi monoclonali anti-Covid, e quali stanno per  arrivare? - Wired

L’Unità operativa di Neurologia dell’ospedale Muscatello di Augusta è stata autorizzata dall’Assessorato regionale della Salute alla prescrizione degli anticorpi monoclonali Erenumab, Galcanezumab e Fremanezumab, farmaci specifici e selettivi per la profilassi degli attacchi di Emicrania.
“Ringrazio l’Assessorato regionale della Salute – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa
Salvatore Lucio Ficarra – per avere inserito anche la nostra Azienda, e nello specifico il reparto di
Neurologia dell’ospedale di Augusta, tra i Centri prescrittori siciliani per la cura dell’emicrania, consentendo all’Azienda di potenziare l’offerta sanitaria provinciale, apportando significativi vantaggi a
molti pazienti, in atto trattati fuori regione, che potranno da oggi trovare la stessa offerta terapeutica nel
proprio territorio”.
In virtù di tale autorizzazione assessoriale, il servizio ambulatoriale dell’UOSD di Neurologia dell’ospedale megarese dedicato a tali pazienti incrementa l’offerta prestazionale con due giornate di
accesso settimanali il lunedì e il martedì con prenotazione al CUP. “A tal fine – dichiara il direttore
sanitario Salvatore Madonia – abbiamo provveduto ad incrementare il personale sanitario specialistico
del reparto che si occuperà prevalentemente di tale patologia, per potenziare il servizio già offerto alla
luce di tali nuove offerte terapeutiche”.
“Gli anticorpi monoclonali – spiega la responsabile dell’UOSD Neurologia Valeria Drago – vengono
somministrati mensilmente per via sottocutanea e si utilizzano nella terapia di profilassi, per prevenire
l’attacco acuto. Gli studi clinici hanno dimostrato una significativa efficacia nel ridurre ed in molti casi
azzerare le crisi cefalalgiche, con un buon profilo di sicurezza e tollerabilità. Questi farmaci, per la prima
volta, potrebbero modificare la storia naturale della malattia. L’OMS stima in oltre 90 milioni nel
mondo, almeno 7 milioni nel nostro Paese, le persone affette da emicrania, e sebbene tale patologia
risulti ad altissima prevalenza, rimane una malattia spesso misconosciuta e sotto trattata a dispetto di
una grave disabilità e costi enormi. Manca un diffuso accesso ai servizi specialistici che porta sovente
all’autoprescrizione fino all’abuso ed alla cronicizzazione dell’emicrania da iper-uso di farmaci da banco,
in particolare analgesici. L’emicrania è una cefalea idiopatica ricorrente che si manifesta per la
localizzazione unilaterale del capo, il dolore pulsante, l’intensità elevata, il fastidio a luce e rumore, e la
durata che va dalle 4 alle 72 ore con prevalenza nel sesso femminile, con un rapporto di 3 a 1 rispetto al
sesso maschile”.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com