Nel corso del primo pomeriggio di ieri martedì 18 luglio, ad Avola, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia Mbaye Babacar, cittadino senegalese classe 1964, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, da anni stabilmente residente in Italia.

I militari sono stati allertati da un cittadino che, avevo udito le urla della coppia e, temendo che la situazione potesse degenerare, aveva richiesto l’intervento immediato di una pattuglia. Giunti prontamente sul posto i Carabinieri hanno bloccato Mbaye Babacar il quale, ancora in escandescenza, nonostante la presenza dei militari, continuava ad inveire contro la moglie che, nel frattempo, era riuscita a chiudersi in una stanza dell’abitazione.

Condotti tutti in caserma, i Carabinieri hanno proceduto a ricostruire quanto accaduto poco prima. Alla base dell’aggressione vi è stata l’ennesima lite per futili motivi riconducibili ad incomprensioni familiari: l’uomo, infatti, senza alcun apparente motivo, ha iniziato ad inveire contro la moglie, proferendo frasi ingiuriose nei suoi confronti. Al tentativo della donna di tranquillizzare il marito la situazione è degenerata: si è passati dalle ingiurie alle minacce e, infine, all’aggressione fisica. Colpita al volto, la donna è però riuscita a divincolarsi attendendo l’intervento delle forze dell’ordine. Soccorsa dai Carabinieri e medicata presso il pronto soccorso dell’Ospedale “G. Di Maria” di Avola, la donna se la caverà con pochi giorni di prognosi e tanto spavento.

Una situazione familiare difficile, che andava avanti da diversi anni, alla cui base vi sono problemi familiari ed incomprensioni per futili motivi che spesso hanno dato adito a condotte analoghe sfociate anche in aggressioni fisiche, ma denunciate alle forze dell’ordine per timore di ulteriori e più gravi ripercussioni.

Al termine delle formalità di rito, Mbaye Babacar è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Quello in disamina è l’ennesimo episodio di violenza domestica, una situazione gravissima che i Carabinieri della Stazione di Avola sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà della vittima di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo fondamentale la fiducia delle vittime verso le istituzioni e quanti operano per la loro tutela. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.

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